Investimento di 500.000 euro: Giani e Bezzini sottolineano l’importanza della prevenzione e della ricerca nel sistema sanitario pubblico toscano
Sono trascorsi quasi due mesi, dall’1 febbraio scorso, e durerà due anni il progetto volto a valutare i benefici dei programmi alternativi di screening per il tumore alla prostata e la loro efficacia nel ridurre l’uso del test del Psa nel sangue, un marcatore finora insostituibile nella diagnosi di questa patologia.
La Regione Toscana si è aggiudicata mezzo milione di euro attraverso un bando nazionale del Ministero della Salute. Con una recente delibera, proposta dall’Assessore al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, queste risorse sono state assegnate a Ispro, l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica, per avviare le attività del progetto, che coinvolge anche unità operative identificate dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Puglia, oltre alla ASL Toscana Centro.
Il monitoraggio dell’uso del test del Psa come strumento di screening nella popolazione maschile sarà avviato attraverso sondaggi e domande specifiche, coinvolgendo le sorveglianze di popolazione attive in Toscana. Parallelamente, saranno analizzati i dati sanitari di alcune ASL per comprendere l’età raccomandata per il test del Psa, le modalità di prescrizione e le soglie di ripetizione e di positività, al fine di elaborare una serie di statistiche.
Il progetto contribuirà anche a ristrutturare i percorsi di diagnosi precoce, effettuando una ricognizione dei progetti attivi e dei programmi esistenti in Italia.
Oncologi, urologi, esperti di sanità pubblica, cittadini e rappresentanti dei pazienti saranno coinvolti in un forum per discutere dell’impatto organizzativo della nuova organizzazione e dei pro e dei contro dei vari modelli per migliorare l’appropriatezza dei percorsi.
“Il cancro oncologico è uno dei pilastri del sistema sanitario pubblico toscano, un settore in cui la Regione ha ottenuto importanti risultati grazie a strategie attente e puntuali e alla ricerca e sperimentazione”, commenta il Presidente della Toscana, Eugenio Giani.
“Investire nella ricerca è fondamentale, poiché ci permetterà di compiere ulteriori progressi e migliorare il set di esami di prevenzione disponibili per i cittadini”, spiega Bezzini. “L’obiettivo è sviluppare strategie ancora più avanzate per combattere queste patologie”.
FONTE: SITO INTERNET REGONE TOSCANA/TOSCANA NOTIZIE