La recente indagine ha fatto emergere un quadro di netto miglioramento sulle presenze turistiche in città: tutti i numeri e le spiegazioni dell’amministrazione
Oltre il mezzo milione di presenze nel 2023: così si apre la conferenza indetta dal Sindaco Luca Salvetti insieme agli enti che si occupano del turismo livornese, con un dato che, a partire dal rilancio post-pandemico, ha visto Livorno crescere sensibilmente ogni anno.
Ma come sono raccolti questi dati, e cosa significano?
L’assessore al Turismo e Commercio Rocco Garufo insieme a LEM delineano nello specifico come il dato raccolto sia rappresentativo delle presenze in città: il numero non conta, infatti, il totale dei turisti, ma il numero di pernottamenti effettuati nelle strutture ricettive di Livorno.
Se il maggior dubbio è ormai da anni che Livorno sia solo la “porta della Toscana”, vale a dire un approdo per poi spostarsi altrove, si scopre che invece il numero di notti spese in città è aumentato, attestandosi ad una media di 2,13 e confermando sostanzialmente l’incremento di attrattiva turistica livornese.
“Non siamo Firenze o Arezzo” – ha affermato il Sindaco. “Ma stiamo lavorando per creare dei percorsi che possano migliorare ulteriormente questi dati.”
A questi numeri vanno aggiunti inoltre tutti quei passaggi che non possono essere monitorati: Rocco Garufo parla in tal senso dei crocieristi, considerati a livello tecnico “escursionisti”, e delle strutture ricettive che omettono di fornire l’elenco delle presenze registrate alla Questura, prassi funzionale sia per una questione di ordine pubblico che di raccolta dati per il passaggio sul territorio urbano.
Questa nuova spinta, dichiara ancora il Sindaco, ha portato 930.000 euro nelle casse comunali sotto forma di tassa di soggiorno; l’obiettivo di quest’anno, spiega il Primo Cittadino, è sfondare il tetto del milione.