La struttura comunale esiste da poco più di dieci anni ma versa già in condizioni critiche. L’assessore Raspanti: “Problema di molte strutture, per aprile saranno stanziati 9 milioni”
Ormai da tempo i residenti del “Blocco Giardino”, la sezione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sita in via Amendola, stanno combattendo a causa delle condizioni in cui sono costretti a vivere: case invase dalla muffa, topi nelle pareti e abbandono di rifiuti.
Il comitato spontaneo che si è formato tra i residenti di questo blocco è compatto nell’affermare che la situazione è diventata insostenibile: nonostante le strutture in cui abitano siano relativamente recenti, negli anni sono emerse gravi criticità che stanno mettendo a repentaglio la loro sicurezza.
Per quanto Casalp abbia già attivato in passato e previsto per il prossimo futuro alcuni lavori di ripristino (insonorizzazione e siliconatura degli infissi), permangono tutt’oggi alcune gravi carenze derivanti da un’errata progettazione e lavori conclusi in parte, se non con eccessiva fretta.
Molte delle case subiscono pesanti infiltrazioni d’acqua nelle pareti, tali da rendere gli interni stracarichi di umidità e muffa, rendendo l’aria pesante e portando, come sta succedendo, a problemi respiratori i bambini e le persone anziane che vi abitano.
E’ stata per giunta segnalata una fuoriuscita di monossido di carbonio da una tubatura non adeguatamente fissata, che solo per pura fortuna si trovava all’altezza di un alloggio sfitto.
Oltre a questo, per quanto non sia un problema attinente a Casalp, viene segnalato il costante scarico di rifiuti notturno da parte di persone non pertinenti al blocco.
L’assessore Andrea Raspanti ha voluto rispondere riguardo alla vicenda:
“Si tratta di un problema che si trascina da molto tempo. L’edilizia residenziale pubblica sta soffrendo per una mancanza di progettualità a livello nazionale, basti pensare che l’ultimo piano in merito risale al 1949. Abbiamo addirittura degli edifici ERP precedenti agli anni ‘60 che sono tutt’oggi in condizioni assai migliori rispetto alle strutture moderne, come nel caso del “Blocco Giardino” che ha poco più di vent’anni.”
“Regioni e Comuni sono stati lasciati soli per troppo tempo, e adesso ne paghiamo le conseguenze. Per riuscire a risolvere questa situazione, come le molte altre esistenti, il Comune stanzierà ad aprile 9 milioni di euro destinati al ripristino degli edifici in stato di fatiscenza. Spetterà a Casalp stabilire un piano di priorità provinciale per riuscire a colmare moltissimi anni di abbandono del patrimonio di edilizia pubblica.”
Abbiamo tentato di contattare il direttore di Casalp; al momento non è giunta alcuna risposta, ne daremo conto appena possibile.