I militari hanno fornito tutte le informazioni
Altra proficua occasione di scambio informativo e formativo tra i Carabinieri della Compagnia di Livorno e la cittadinanza, in particolare quella della terza età, nell’ottica della promozione dell’invecchiamento attivo degli anziani e della valorizzazione del loro ruolo nella società, sul tema delle truffe e della violenza di genere.
L’iniziativa rientra tra gli incontri informativi che, periodicamente, l’Arma dei Carabinieri propone alla cittadinanza e che verranno ripetuti nel tempo.
Il Comandante in s.v. della Compagnia Carabinieri di Livorno, Tenente Gianraffaele Di Risi, sabato pomeriggio scorso alle 16:00 ha incontrato 40 persone presso il Circolo Sociale “G. Gioli” di Montenero e ha fornito loro consigli pratici su come difendersi dalle truffe più frequenti.
L’uditorio è stato ben ragguagliato circa la più frequente e insidiosa tecnica di raggiro, ossia quella perpetrata con la tecnica del cd. “finto nipote”: la vittima viene cioè contatta al telefono da una persona, in genere un uomo che, qualificandosi come appartenente alle Forze dell’Ordine, le riferisce che un suo parente avrebbe causato un grave incidente e che deve versare una somma di denaro, generalmente di qualche migliaio di euro, a titolo di sanzione e per non incorrere in più gravi conseguenze penali.
A tal riguardo l’Arma di Livorno coglie l’occasione per ribadire che i Carabinieri non richiedono mai somme di denaro a nessun titolo e che quindi telefonate di questo genere sono assolutamente da ritenere fraudolente.
Pertanto, in caso di dubbi e/o sospetti è sempre opportuno contattare il 112 per chiedere un consiglio, poiché la premura prospettata dai malintenzionati è uno strumento da loro utilizzato per non consentire alla vittima di confrontarsi ed accorgersi in tempo del raggiro.
L’occasione è stata propizia anche per rinnovare l’invito a porre la massima attenzione alle sempre più frequenti operazioni “online” diffuse ormai nei più svariati ambiti, reiterando il fermo consiglio a non diffondere in rete i propri dati sensibili (numero di carta di credito e documento di identità).
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO