L’assessore Nardini: “Impegnati per creare buona occupazione, stabile, sicura, di qualità”
“La Toscana ha una caratteristica molto marcata: vediamo crescere il Pil ben oltre il livello della media nazionale e tendiamo sempre più verso la piena occupazione. Ora la sfida è quella della qualità e della specializzazione”. Così il presidente Eugenio Giani questa mattina al Cinema La Compagnia di Firenze, dove era in programma “La Toscana del Lavoro”, primo dei 12 appuntamenti del “Festival dell’identità toscana”, organizzato dalla Regione per fare il punto sulla Toscana di oggi e su come sarà nel prossimo futuro.
Sia a margine con i giornalisti sia sul palco davanti alla platea gremita dai rappresentanti delle parti sociali e dagli operatori del settore dei servizi per l’impiego, Giani ha tratteggiato il quadro della regione. “È una Toscana – ha detto il presidente – che riesce a dimostrare una professionalità nella formazione e che porta la propria economia ad avere punte di eccellenza davvero molto forti: la pelletteria, la nautica, il florovivaismo, ma anche settori che da sempre sono un punto di riferimento in Italia come la geotermia”. “Il sistema di servizi pubblici per l’impiego di Arti è davvero efficiente”, ha sottolineato, richiamando subito dopo l’entità “molto forte” del “volano pubblico” sullo sviluppo. “I dati Irpet – ha spiegato – ci dicono che quanto abbiamo attraverso il Pnrr, i fondi europei e l’Fsc può continuare a dare un contributo fortissimo al Pil regionale”.
Riguardo alle situazioni di crisi, il presidente si è soffermato sia con la stampa sia intervenendo sul palco su quella che sta investendo il settore moda. “Penso che faremo un tavolo”, ha detto Giani, “su cui possiamo giocare molte carte, tutti i fondi europei, per esempio, possono creare occasioni per il sistema moda”. “Del resto, il settore è in crisi, però – ha concluso – un mese fa ha aperto Yves Saint Laurent a Scandicci e stiamo lavorando per dare il via all’investimento a Le Sieci, nel comune di Pontassieve, di Louis Vuitton. Il settore è in crisi ma vediamo che quando arriviamo a Pitti c’è un grande movimento, e il sistema moda ha una forte propulsione in Toscana”.
Partecipando all’evento odierno, l’assessora a istruzione formazione e lavoro Alessandra Nardini ha ricordato come “in questa legislatura si sia davvero provato ad imprimere una spinta significativa per promuovere buona occupazione: stabile, sicura e di qualità; stabile, non precaria, a differenza del Governo che di fatto ha liberalizzato i contratti a termine; sicura, dal punto di vista della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tema tristemente attuale, penso al drammatico incidente di via Mariti e non solo; occupazione di qualità, ovvero giustamente retribuita e senza discriminazione alcuna”.
“Sono tanti – ha proseguito Nardini – i fronti su cui siamo impegnati, dal nuovo Programma di politiche attive finanziato con il PNRR, al GOL, al Patto per il Lavoro, ai tanti bandi sulla formazione finanziati grazie al Fondo Sociale Europeo. Voglio anche ricordare la recente riforma dei tirocini extracurriculari, che prevede più controlli e contributi vincolati all’assunzione successiva, la carta di qualità degli apprendistati, la scelta di garantire incentivi alle imprese che assumono con contratti a tempo indeterminato, l’investimento sul sistema ITS toscano per contrastare il mismatch, il disallineamento tra domanda e offerta”.
Nardini ha anche evidenziato il metodo di lavoro: “che è quello della concertazione, del confronto, dell’ascolto, della costruzione delle scelte e delle politiche con le parti sociali, con le associazioni che rappresentano persone con disabilità, con la consigliera di parità, con tutti i soggetti che fanno parte della nostra Commissione regionale permanente tripartita”.
“La concertazione – ha detto ancora – è un valore e costituisce la strada giusta perché quando in politica si è praticato la disintermediazione si sono commessi degli errori che stiamo continuando a pagare, anche e soprattutto in tema di politiche del lavoro”.
Nel corso del suo intervento, Nardini ha poi ricordato la scelta di allargare il confronto anche ai territori: “dopo il passaggio di competenze dalle Province alla Regione si era persa questa opportunità che abbiamo voluto recuperare nel confronto su come utilizzare al meglio le risorse del Patto per il lavoro e attraverso i Patti locali per la formazione, con la finalità di mappare il fabbisogno formativo territoriale in modo da garantire un’offerta formativa davvero rispondente alle diverse esigenze”.
Infine l’assessora ha ringraziato chi lavora nei diversi settori della direzione istruzione, formazione e lavoro, le operatrici e gli operatori dei Centri per l’impiego toscani.