La carenza strutturale di organico di cui il Corpo dei pompieri soffre metterà in serio pericolo i servizi d’emergenza estivi; preoccupazione soprattutto per i grandi roghi
Livorno, 19 marzo 2024 – Si è svolto questa mattina il presidio programmato dai Vigili del Fuoco insieme a CGIL in piazza Unità d’Italia, davanti alla Prefettura; molti membri del Corpo si sono uniti al picchetto indossando la divisa.
La scelta del luogo non è stata casuale, raccontano gli stessi pompieri: il Prefetto è infatti la figura garante della sicurezza della città e dei cittadini, ed è dunque il destinatario del grave messaggio che pompieri e sindacalisti stanno lanciando.
“I servizi sono a rischio” – dichiara Elisabetta Nesi, responsabile sindacale di CGIL. “I livornesi devono sapere che gli interventi dei Vigili del Fuoco sono già in grave difficoltà, e senza un grande cambiamento finiranno per non essere più garantiti.”
La protesta sta montando proprio nel periodo che precede l’estate, periodo critico per molte ragioni: il caldo è foriero di incendi boschivi che possono assumere dimensioni importanti, e le ondate turistiche possono potenzialmente creare situazioni di emergenza su tutto il territorio.
La sindacalista Nesi punta il dito sulle dinamiche che hanno portato alla mancanza di riciclo di forze nel Corpo, tema che avevamo affrontato poche settimane fa insieme al Vigile del Fuoco Massimo Marconcini (link in fondo all’articolo).
Inoltre, denuncia Nesi, allo stato attuale i pompiere attivi, la cui età media è già alta, sono sottoposti a turni infiniti, straordinari costanti e cancellazione sistematica dei giorni di ferie, causando malumore e grave pressione psicologica.
“L’intenzione” – conclude Nesi “sembra essere quella di pilotare il Corpo verso il solo volontariato, su tutto il piano nazionale. Le politiche degli ultimi quindici anni non hanno mai affrontato il tema, ed oggi ci troviamo a veder scomparire una classe di lavoratori altamente specializzata: qui parliamo di veri e propri professionisti, fatto che anche i cittadini riconoscono.”