Permette ai sanitari di assicurare controlli più frequenti e ai pazienti di poter godere di verifiche su condizioni di salute e andamento della terapia senza muoversi da casa
Il reparto di Cardiologia di Livorno diretto dal dottor Emilio Pasanisi ha dato il via nei giorni scorsi al nuovo progetto di “televisita” che permette ai sanitari di assicurare controlli più frequenti e ai pazienti di poter godere di verifiche su condizioni di salute e andamento della terapia senza muoversi da casa.
“In queste prime sedute – spiega il primario Pasanisi – abbiamo potuto “televisitare” alcune decine di pazienti e dalle prime impressioni possiamo sicuramente dire che lo strumento messo a disposizione è molto efficace e ha, in prospettiva, notevoli margini di sviluppo. Durante la televisita che potremmo definire un passaggio intermedio si perfeziona la terapia in atto, si controllano esami bioumorali, si sottolineano alcune norme comportamentali utili per il paziente e si compilano o aggiornano alcuni piani terapeutici. Il modello della televisita si inserisce perfettamente nel percorso assistenzale, ma non può e non deve sostituire un controllo tradizionale. Ha il vantaggio di facilitare la verifica delle condizioni e quindi intercettare in anticipo eventuali effetti collaterali dovuti alle terapie in atto e, se necessario, modificarle da subito”.
Come funziona. “Prima di tutto mi preme chiarire – continua Pasanisi – che la televisita non è una banale videochiamata, quelle per capirsi alle quali siamo ormai tutti abituati, ma è il frutto di un complesso percorso tecnologico che parte da lontano. È resa possibile prima di tutto dall’utilizzo in tutta l’Area Vasta Nordovest della cosiddetta “C7” ovvero di un programma, giunto alla settima versione, che gestisce la cartella clinica in formato elettronico. È stato creato nel 1998 nell’allora Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa grazie all’impulso del professor Luigi Donato e sviluppato in oltre 20 anni da un team di informatici, ingegneri, tecnici e medici del CNR prima e della Fondazione Monasterio poi. Da alcuni anni, nella nostra Area Vasta , grazie all’intervento di un gruppo di ingegneri coordinato dal dottor Matteo Nasuto e dalla dottoressa Barbara Salvadorini, il programma permette una gestione integrata dei dati ospedalieri e di quelli ambulatoriali consentendo così di avere un quadro complessivo del percorso del singolo paziente.
È proprio attraverso questo software che è possibile utilizzare il sistema di videochiamata e televisita messo a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale della Toscana mediante Jitsi Meet assicurando il pieno rispetto dei requisiti imposti della normativa sulla privacy oltre alla stabilità della comunicazione necessaria per la consultazione dei dati clinici a disposizione. In prospettiva diventerà uno strumento fondamentale per contattare i pazienti, anche quelli residenti in luoghi lontani meno accessibili, e avere così un “luogo condiviso” di comunicazione sanitaria tra molteplici figure professionali come l’infermiere di comunità, il medico di famiglia e tutti gli altri operatori attivi in ospedale o sul territorio. Sarà magari integrato con l’aiuto di algoritmi diagnostico-terapeutici che potranno personalizzare e perfezionare le cure suggerendo step diagnostici intermedi prevenendo così il ricorso alla visita in urgenza o in pronto soccorso”.
La televisita diventa così un nuovo mezzo che permette di arrivare nelle case dei pazienti attraverso un “ambiente”, come la cartella clinica elettronica, quotidianamente utilizzato dai sanitari. Il contenuto può essere modificato in base alle esigenze del singolo caso, in ambito cardiologico i pazienti hanno la possibilità di caricare in maniera autonoma dati come peso corporeo, diuresi, elettroliti plasmatici, glicemia, ma nel caso di pazienti con malattie croniche come lo scompenso cardiaco, il diabete mellito, la malattia renale o la broncopneumopatia anche dati provenienti da sensori di ultima generazione che assicurino controlli in tempo reale.
“Per arrivare alla televisita è comunque necessario che il paziente o i suoi familiari siano messi nelle condizioni anche tecniche per poterne usufruire. Di questo specifico, ma fondamentale aspetto vorrei ringraziare il progetto “Connessi Alla Salute 2.0” del Servizio Civile Universale Bando Digitale curato dalla responsabile aziendale, dottoressa Rossana Guerrini. I due volontari selezionati, Aurora Angella e Gianmarco Dimico, seguiti dalla nostra coordinatrice infermieristica, Tiziana Elisei, in qualità di operatore locale di progetto, che svolgono un lavoro prezioso. Con l’aiuto del personale ospedaliero che individua i possibili fruitori del servizio di televisita, istruiscono pazienti o familiari sulle modalità operative per poter accedere a questa possibilità dando anche informazioni relativamente ai supporti informatici necessari”.
“I volontari impegnati nella Cardiologia di Livorno – spiega Rossana Guerrini, responsabile del servizio civile aziendale – sono due dei 38 ragazzi selezionati nel corso dell’ultimo bando digitale e siamo felici che possano dare il loro fattivo contributo allo sviluppo di questo progetto. I giovani sono stati selezionati per poter svolgere un ruolo di “facilitatori digitali” ovvero di sostegno ed educazione al cittadino nell’utilizzo in autonomia dei servizi informatici a disposizione in ambito sanitario. Questo tipo di sostegno è stato previsto all’interno di percorsi elaborati in ambito cardiologico e diabetologico dalla Cabina di Regia di Telemedicina secondo il Piano di Transizione al Digitale 2022 – 2024 presentato dalla AUSL TNO”.