Sospettati di danneggiamento alle autovetture in sosta
I Carabinieri della Compagnia di Livorno assicurano la vicinanza ai cittadini attraverso la centrale operativa dove giungono le richieste del 112 NUE, il numero unico di emergenza europeo, le pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni dislocate sul territorio.
In tale ottica si pone l’intensificazione dell’attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione dei reati in generale, in modo particolare quelli contro il patrimonio che maggiore impatto hanno sul senso di sicurezza dei cittadini ed in tale ambito il NORM di Livorno, nell’ultimo periodo – febbraio e marzo – ha identificato e denunciato all’AG i presunti autori di reati contro il patrimonio, in particolare danneggiamenti perpetrati, nonché per il porto ingiustificato di materiale idoneo alla consumazione di tali reati sul territorio cittadino.
L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto nei pressi della rotonda di Ardenza dove una pattuglia dell’Arma in servizio nella zona a seguito di segnalazioni di furti e danneggiamenti ai danni di autovetture, hanno notato un veicolo con a bordo una coppia che alla vista dei militari ha effettuato una manovra azzardata, verosimilmente tesa ad eludere un controllo.
Inseguiti e rapidamente fermati, in ragione dell’atteggiamento nonché i loro precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati sottoposti a perquisizione personale e veicolare nel corso delle qualisono stati trovati in possesso di una mazza da baseball, varie punte di trapano (strumenti idonei ad infrangere i vetri delle auto) nonché una forbice da elettricista, tutti posti sotto sequestro.
Nel corso del controllo i militari hanno altresì appurato che l’uomo alla guida dell’auto era anche sprovvisto di patente per non averla mai conseguita e pertanto gli è stata elevata la maxi sanzioneprevista dal codice della strada.
I due, una coppia proveniente dalla lucchesia ma di origini straniere rispettivamente di 34 e 36 anni, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno.