Il Comitato esprime preoccupazioni sullo stato delle piantumazioni e denuncia l’avanzamento della cementificazione nei quartieri
La scorsa settimana, al sopralluogo effettuato dal Sindaco nel quartiere la Leccia, era
presente anche un gruppo di cittadini del comitato No Cubone.
Quando il Sindaco ha parlato del verde e delle piantumazioni nel quartiere, abbiamo voluto
evidenziare che da un nostro censimento, effettuato con tecnici esperti di botanica, in tre
aree di recente piantumazione (via Giotto, il pratone della Scopaia e il parco della
Cocchella a Coteto), gli alberi morti e in crisi superano quelli vivi. Quindi, il Sindaco
quando parla delle piantumazioni, non può solo enunciare il numero di alberi messi a
dimora ma dovrebbe prendere in considerazione quelli vivi e in buona salute. Non basta
interrare alberelli, bisogna prendersene cura per il periodo di tempo necessario al loro
sviluppo, anche in considerazione del cambiamento climatico in corso, che determina
numerosi periodi siccitosi.
Successivamente, abbiamo voluto evidenziare come sui quartieri la
cementificazione avanzi.
Alla Leccia, nell’area ex-fornace Canaccini, collocata tra Via del Crocino e Via di Collinaia,
adiacente al bar Sardelli e ai supermercati iN’S e BRICO, è in stato di avanzata
realizzazione un ulteriore complesso commerciale di 5600 mq. Alla nostra domanda se
ci fosse bisogno dell’ennesimo centro commerciale, il Sindaco, vicesindaca e assessori
presenti, hanno risposto che tale operazione non era stata decisa da questa
amministrazione ma che era un atto delle amministrazioni precedenti e loro non avevano
potuto far altro che portarlo avanti.
Abbiamo verificato, e, con sconcerto, abbiamo invece appreso dalla scheda ATR 14 del
Piano Operativo, adottato in Consiglio il 13/7/23 e, tra l’altro, non ancora definitivamente
approvato, che il permesso di costruire è stato rilasciato nel corso del 2020 (DD
7303/2020), quindi da questa amministrazione.
Possibile che il Sindaco, vicensindaca e assessori presenti non ricordassero?
Oltre a questo, abbiamo fatto notare che anche dietro al parco Levante, tra OBI e il
cavalcavia della Rosa-Scopaia, qualche settimana fa hanno tagliato e sradicato alberi e ci
sono le ruspe in azione. I cittadini, con grande sbalordimento, hanno visto distruggere un
fazzoletto di area verde dietro il parco Levante, il centro commerciale più grande della
Toscana, senza neanche il cartello obbligatorio di indicazione dei lavori. Sono anche questi
atti delle precedenti amministrazioni?
In base alla legge regionale toscana 5/95, che divide in 2 parti il piano urbanistico in
Strutturale e Operativo, proprio per permettere di cancellare le previsioni di espansione
edilizia non attuate al termine dei 5 anni, sarebbe stato possibile revocare il permesso
di cementificare ulteriori 5500 mq di terreno naturale. Infatti, quella convenzione
risale, addirittura, a 14 anni fa, sottoscritta in data 14/07/2010 con rep.58867.
Sindaco, vicesindaca e assessori presenti forse non ricordavano che avendo voluto
reinserire la convenzione suddetta nel Piano Operativo (scheda NC10) si è deciso di
dare nuova vita a quella vecchia autorizzazione a costruire?
Sindaco e Giunta, ancora una volta, hanno deciso di tagliare altri alberi ed impermeabilizzare
ulteriormente il suolo in un’area già fortemente cementificata e critica per l’assorbimento delle
acque. Ricordiamo che Livorno risulta tra i primi 30 comuni italiani per consumo di suolo e che
con il nuovo piano Operativo è prevista la cementificazione di ulteriori 43 ettari di terreno
attualmente libero e semi-naturale.
Possiamo dire che questo Sindaco è un cementificatore? Anche si. E non solo per il
Cubone.
Comitato No Cubone