È stato trattato anche l’argomento della violenza di genere
In occasione della festa della donna si è tenuto un proficuo incontro tra i Carabinieri della Compagnia di Livorno e l’associazione Auser, organizzazione dedita a promuovere l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzarne il ruolo nella società, sul tema delle truffe e della violenza di genere.
L’iniziativa rientra tra gli incontri informativi che, periodicamente, l’Arma dei Carabinieri propone alla cittadinanza e, grazie alla collaborazione del presidente dell’Associazione Auser Livorno, Ivano Martelloni, ne verranno ripetuti anche altri nel corso del prossimo anno.
Il Comandante in s.v. della Compagnia Carabinieri di Livorno, Tenente Gianraffaele Di Risi, ha fornito consigli pratici su come difendersi dalle truffe più frequenti, quale quella perpetrata con la tecnica del cd. “finto nipote”: la vittima viene cioè contatta al telefono da una persona, in genere un uomo che, qualificandosi come appartenente alle Forze dell’Ordine, le riferisce che un suo parente avrebbe causato un grave incidente e che deve versare una somma di denaro, generalmente di qualche migliaio di euro, a titolo di sanzione e per non incorrere in più gravi conseguenze penali.
A tal riguardo l’Arma di Livorno coglie l’occasione per ribadire che i Carabinieri non richiedono mai somme di denaro a nessun titolo e che quindi telefonate di questo genere sono assolutamente da ritenere fraudolente.
Pertanto, in caso di dubbi e/o sospetti è sempre opportuno contattare il 112 per chiedere un consiglio, poiché la premura prospettata dai malintenzionati è uno strumento da loro utilizzato per non consentire alla vittima di confrontarsi ed accorgersi in tempo del raggiro.
Successivamente, nel corso dell’incontro, sono stati analizzati sia il fenomeno delle “truffe online”, per evitare le quali è stato reiterato il fermo consiglio di non diffondere in rete i propri dati sensibili (numero di carta di credito e documento di identità), che quello relativo alle svariate tipologie di truffa che si possono verificare per strada. È il caso in particolare dei “falsi incidenti stradali”, tra cui rientra la cd. “tecnica dello specchietto”, per cui – sempre l’Arma di Livorno –esorta a chiamare ogni volta il 112 NUE (numero unico per le emergenze) per richiedere ausilio di una pattuglia o comunque mettere in contatto immediatamente la possibile vittima con personale dell’Arma dei Carabinieri.
In ultimo, è stato trattato il delicato ed attuale argomento relativo agli episodi cd. di “violenza di genere”, oltre a una sintetica spiegazione della vigente normativa di riferimento. In più, alle volontarie sono stati illustrati gli strumenti a tutela della vittima come la possibilità di poter sporgere denuncia entro un anno dall’evento e la possibilità di chiamare il numero dedicato 1522 per ottenere rapidamente notizie e consigli su come affrontare eventuali abusi.
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO