La candidata sindaca del centrosinistra: “Un Comune può far molto priorità tutelare la salute, aumentare i servizi estivi e azzerare le liste d’attesa ai nidi”
Riceviamo e pubblichiamo
I diritti delle donne si garantiscono anche e soprattutto attraverso l’attivazione di servizi di
sostegno e supporto, favorendo autonomia e indipendenza delle donne. E’ questo il pensiero di Lia
Burgalassi, candidata sindaca del centrosinistra a Cecina in occasione della Giornata internazionale
della donna.
“Partendo da questi presupposti – spiega Burgalassi – un Comune può fare molto, lavorando in
particolare sul fronte dei servizi. Penso all’ampliamento dei servizi estivi, per consentire alle donne di
lavorare, all’aumento degli spazi e delle attività dedicate ai bambini e alle famiglie. Ma penso anche alla
biblioteca dei bambini e dei ragazzi e alla storica realtà della ludoteca che possono offrire risposte
importanti alle famiglie anche nel periodo di chiusura delle scuole. Fondamentale sarà lavorare per
azzerare le liste d’attesa agli asili nido, così da dare risposta a tutte quelle famiglie che fino a oggi non
sono riuscite a usufruire di questo servizio. Cosa, questa, che sarà possibile anche grazie al lavoro
portato avanti in questi anni, come la realizzazione dell’asilo nido a Marina. Dobbiamo dare alle famiglie
e alle donne risposte efficaci: sappiamo bene che ancora oggi la mancanza di questi servizi penalizza
in particolare le donne e la loro possibilità di lavorare e rendersi autonome”.
Ma le idee della candidata sindaca del centrosinistra vanno ancora oltre: si va dall’apertura dei
plessi il pomeriggio con attività di doposcuola, trovando il modo di gestire gli spazi con la
collaborazione di realtà del Terzo settore, alle attività di recupero competenze o che puntano
all’acquisizione di competenze digitali, elaborazioni di immagini e video, musica. “L’essenziale –
prosegue Burgalassi – è che lo ‘spazio scuola’ sia più aperto e fruibile possibile. Per riuscirci dovremo
studiare accordi con i soggetti interessati. Accordi che dovranno essere il più possibile strutturali: gli
spazi di aggregazione ci sono, ma devono essere sfruttati meglio”.
L’altro tema fondamentale è quello della tutela della salute femminile. “L’ospedale di Cecina –
prosegue – ha ottenuto due bollini rosa della Fondazione Onda per le attività rivolte alle donne e i
servizi consultoriali delle Valli Etrusche hanno i risultati migliori per accessi e prestazioni dell’Asl Nord
Ovest. Occorre, però, continuare a investire sulla salute delle donne, che accedono meno ai servizi
sanitari rispetto agli uomini, sulla prevenzione e soprattutto sull’educazione alla sessualità e
all’affettività dei giovani”.
Non manca un pensiero alle donne vittime di violenza: “Purtroppo – conclude Burgalassi –
parlare di diritti delle donne significa anche parlare delle donne i cui diritti sono violati. A Cecina tanto
è già stato fatto: penso alla Casa della donna, allo sportello antiviolenza. Ma non basta, dobbiamo fare
di più, grazie a una rete che consenta una totale presa in carico delle donne che sfuggono, spesso con
i figli, da situazioni difficili e aiutarle nel recupero complessivo dell’autonomia di vita”.