Da quanto è emerso, il colpevole è l’alga wakame; richiamo nazionale per il lotto sotto indagine, nessuna sanzione per il ristorante in quanto in regola con le prescrizioni
Almeno 20 persone sono finite al Pronto Soccorso di San Donà di Piave (Venezia) a causa di un’intossicazione da norovirus, derivante da un lotto contaminato di alga wakame.
L’alga in questione è usata comunemente per avvolgere il sushi, che in questo caso è stato servito presso “Yolo Sushi” nel comune veneto; stando a quanto emerso dalle indagini, però, il titolare dell’attività Chen Qunce non avrebbe alcuna responsabilità a riguardo.
Dalle dichiarazioni degli ispettori dell’Usl 4 territoriale, il ristoratore avrebbe infatti rispettato con diligenza tutte le prescrizioni previste in merito a igiene e stoccaggio. Non solo il ristorante, la cucina ed i magazzini sono stati trovati perfettamente in linea con la legge e ottimamente igienizzati, ma anche la tracciabilità e lo stato di conservazione dei prodotti non hanno evidenziato alcuna criticità.
Chen Qunce ha dimostrato inoltre di servirsi perlopiù presso fornitori locali, ricorrendo a quelli asiatici solo ed esclusivamente per i prodotti non reperibili in Italia; proprio uno di questi fornitori sarebbe quindi il colpevole di aver commerciato il lotto di alga contaminato, scagionando il titolare da ogni accusa.
L’Usl veneta ha dunque diramato un’allerta nazionale per il richiamo del prodotto in questione.