I Carabinieri di Bari eseguono misure cautelari in seguito al furto di 45 orologi di pregio, recuperando 68 orologi, tra cui 20 autentici Rolex
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e della locale Sezione di polizia giudiziaria, hanno
eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale, nei confronti di 7 indagati (di cui una in
carcere, una ai domiciliari e 5 sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla p.g.), ritenuti
responsabili, a vario titolo, di ricettazione in concorso, introduzione e circolazione nel territorio
dello Stato di prodotti industriali contraffatti, nella fattispecie orologi con marchio Rolex, con
l’aggravante di aver commesso il fatto nell’esercizio di un’attività professionale.
L’attività investigativa – avviata nel mese di novembre 2021 a seguito di un ingente furto, tra cui 45
orologi di pregio, commesso nel comune di Giovinazzo – condotta mediante attività tecniche
d’intercettazione ambientale e telefonica, supportate da numerosi servizi di o.c.p., ha consentito di
rinvenire e sequestrare, in collaborazione anche con la polizia di Monaco di Baviera,
complessivamente 68 orologi, tra autentici e contraffatti, 24 modello Rolex di cui 20 autentici e 4
contraffatti per un valore complessivo superiore a 250 mila euro, acquisire gravi indizi di
colpevolezza in capo al principale indagato, in ordine alla ricettazione di 14 orologi marca Rolex
provento di furto, nonché di ricostruire la catena di distribuzione dei preziosi ed i canali utilizzati
dagli indagati per ricettare la merce rubata e/o introdurre in commercio quella contraffatta.
Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla Procura
della Repubblica di Bari che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare, accolta dal Gip
del Tribunale di Bari che ha disposto l’esecuzione dei provvedimenti.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e
che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il
confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati
contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.