Si tratta di un cittadino tunisino irregolare sul territorio italiano e già sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria
Nell’ambito dei servizi di controllo e repressione dei reati sul territorio cittadino, disposti dal Questore di Livorno, nella sera del 12 febbraio, i “Falchi” della Squadra Mobile hanno tratto in arresto un cittadino tunisino, già conosciuto per i suoi trascorsi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nelle piazze del centro.
Nello specifico la sera di lunedì 12 febbraio, il personale della Squadra Mobile notava in via Tonci alcuni cittadini stranieri che, avvicinandosi a un portone di un condominio, lasciavano del denaro all’interno di un foro di una porta aperta: un uomo da una finestra del secondo piano (poi identificato nel tunisino arrestato), gettava quindi loro un oggetto (risultato poi essere mezzo panetto di hashish).
Il personale della Squadra Mobile, entrato immediatamente nell’edificio, sorprendeva lo straniero vicino alla finestra, da dove aveva lanciato la “dose” richiesta dai suoi “acquirenti”, in prossimità di una sedia sulla quale vi erano impilati 8 panetti e mezzo di hashish, del peso lordo complessivo di gr. 872,58.
La successiva perquisizione permetteva di rinvenire e sequestrare 64 involucri in nylon di colore bianco, termosaldati del peso lordo complessivo di gr. 44,77 contenenti cocaina, due bilancine di precisione e la somma di 267 euro suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’illecità attività di vendita di sostanze stupefacenti.
Lo straniero, irregolare sul territorio italiano e privo di attività lavorativa lecita, risultava già sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, in esecuzione a specifica ordinanza emessa in data 16.01.2024 dal Giudice del Tribunale di Livorno, sempre per reati concernenti gli stupefacenti.
L’uomo, in virtù di quanto appurato, veniva quindi tratto in arresto per il reato dispaccio e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e tradotto presso la casa circondariale di Livorno.
Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole l’indagato.
Nei prossimi giorni proseguiranno i controlli nelle zone più critiche del centro.