La conferenza del 16 febbraio sarà l’occasione per far conoscere al grande pubblico la straordinaria scoperta che colloca l’Appennino tra le aree paleontologiche più importanti al mondo. Infatti, i fossili appena scoperti rappresentano non solo la testimonianza dei primi pesci di mare profondo, ma anche dei primi vertebrati abissali
“I fossili di Quercianella: un tassello mancante nella storia della vita sulla Terra” è il titolo della conferenza organizzata dal Comune di Livorno che si terrà venerdì 16 febbraio alle ore 16 a Villa Margherita (via Puccini, 44 – Quercianella) e che vedrà come relatori Andrea Baucon (Università di Genova) e Girolamo Lo Russo (Museo di Storia Naturale di Piacenza), paleontologi che hanno studiato le tracce fossili di pesci abissali.
Il 5 settembre 2023 è stata annunciata una scoperta paleontologica epocale effettuata sull’Appennino: nei pressi di Piacenza, Reggio Emilia e Quercianella sono state scoperte delle rare tracce fossili dell’era dei dinosauri. Queste tracce fossili rivelano la presenza dei primi pesci di mare profondo, anticipando di 80 milioni di anni l’inizio della colonizzazione delle piane abissali. Questa importante scoperta è stata presentata in un nuovo studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo.
I nuovi fossili precedono di milioni di anni ogni altra testimonianza di pesci abissali, riscrivendo di fatto la storia degli oceani. Circa 130 milioni di anni fa, a migliaia di metri sotto la superficie dell’Oceano Tetide, i primi pesci di mare profondo affrontavano condizioni ambientali estreme. Oscurità totale, temperature prossime allo zero e pressioni colossali mettevano alla prova la sopravvivenza di questi pionieri dell’abisso.
La conferenza del 16 febbraio sarà una importante occasione per far conoscere al grande pubblico questa straordinaria scoperta, la quale colloca l’Appennino tra le aree paleontologiche più importanti al mondo. Infatti, i fossili appena scoperti rappresentano non solo la testimonianza dei primi pesci di mare profondo, ma anche dei primi vertebrati abissali.
Le tracce fossili dell’Appennino contengono indizi fondamentali per comprendere uno degli eventi più enigmatici della storia della Terra: la colonizzazione degli abissi.