La Polizia di Stato, nell’ultima settimana, ha intensificato i controlli straordinari sul territorio
Nell’ultima settimana, l’intensificazione dei servizi straordinari di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità diffusa, disposta dal Questore di Livorno, ha permesso di dare concrete risposte alle esigenze di sicurezza manifestate dai cittadini del centro di Livorno.
L’articolato dispositivo, coordinato dagli investigatori della Squadra Mobile, ha visto impegnati numerosi operatori dedicati al controllo del territorio, ivi comprese le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze, che hanno “battuto” le zone del centro maggiormente esposte ai fenomeni di criminalità comune, procedendo a controllare persone e veicoli sospetti.
Lunedì scorso, in viale Mameli, una giovane livornese di 24 anni veniva denunciata per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, poiché, controllata insieme al suo fidanzato, veniva trovata in possesso di oltre un etto di hashish, che teneva occultato nel reggiseno.
Mercoledì mattina, nell’ambito dell’operazione “Scuole sicure”, un giovane studente, ventenne livornese, controllato nei pressi dell’ “I.S.S. Colombo” in Via San Gaetano, cercava di disfarsi di un piccolo frammento di hashish; veniva quindi segnalato alla locale Prefettura per la sanzione amministrativa prevista in caso di uso personale di droga. Analoga sorte per una trentanovenne napoletana che ieri, in via del Pantalone, è stata trovata dai poliziotti con oltre due grammi di hashish.
Le attività più specificamente investigative hanno anche permesso di identificare immediatamente gli autori del tentato furto presso l’esercizio commerciale “DM Market” di Via Grande, tramutatosi nel più grave reato di rapina, alla luce dell’aggressione posta in essere verso una commessa ed un cliente per guadagnarsi la fuga. Si tratta di due giovanissimi livornesi (uno dei quali di origini maghrebine), non ancora quattordicenni, pertanto non imputabili.
Va precisato che i procedimenti penali non sono ancora definiti e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventualigiudizi. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevoli gli indagati.
FONTE: QUESTURA DI LIVORNO