L’ordigno era stato ritrovato nello specchio acqueo davanti alla diga della Meloria. Il video
Nella giornata di ieri è stato effettuato da parte del Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) della Marina Militare di La Spezia, il brillamento di un grosso ordigno bellico di profondità risalente alla seconda guerra mondiale.
L’ordigno era stato ritrovato nello specchio acqueo davanti alla diga della Meloria lo scorso mese di ottobre dalla ditta incaricata di effettuare le operazioni di bonifica preliminari ai successivi lavori di ampliamento del porto di Livorno.
Il rinvenimento impose l’immediata emanazione di una specifica Ordinanza di sicurezza dell’Autorità Marittima che interdicesse l’area, impedendo ogni attività marittima per un raggio di 300 metri dal punto localizzato.
Viste le dimensioni della bomba (tra le più grandi mai rinvenute a Livorno) le operazioni di brillamento hanno richiesto diversi incontri per definire tempi e modalità d’intervento.
L’attività, coordinata dalla Prefettura di Livorno, è stata poi disciplinata da apposita ulteriore ordinanza della Capitaneria di porto e si è svolta su due giornate: una prima nella quale sono state effettuate dal Nucleo SDAI le fasi di messa in sicurezza e preparazione dell’ordigno e una seconda in cui sono state effettuate le operazioni di traino e di brillamento sul punto preventivamente individuato.
Il video:
Il rimorchio dell’ordigno è avvenuto con tutte le cautele del caso fino ad oltre 5 miglia dall’imboccatura ed alle operazioni hanno partecipato un’ulteriore motovedetta della Capitaneria di porto ed un’unità della Guardia di Finanza per effettuare attività di polizia marittima ed interdizione della zona.
Le operazioni, iniziate alle ore 11.30, si sono concluse intorno alle 16.30 con l’esito positivo ed il brillamento dell’ordigno, che oramai non costituisce più un pericolo né per la pubblica incolumità, né per la navigazione.
Grazie all’intervento congiunto del Nucleo SDAI e della Guardia Costiera la zona di mare circostante la diga della Meloria, dove si trovava l’ordigno, è stata nuovamente resa fruibile mediante l’abrogazione dell’ordinanza interdittiva e possono, pertanto, regolarmente continuare i lavori portuali programmati.