Eseguite 9 misure coercitive per falsificazione di documenti e banconote di valuta estera
Nelle prime ore del mattino del 7 febbraio 2024 i militari del Comando Carabinieri
Antifalsicazione Monetaria di Roma, supportati dai Comandi Provinciali Carabinieri di Napoli e
Salerno e, per l’estensione internazionale da Europol, a conclusione di un’articolata attività
investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno eseguito
un’ordinanza applicativa di misure coercitive personali con contestuale sequestro preventivo di
beni patrimoniali, emessa in data 22 gennaio 2024 dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Napoli, nei confronti di 9 soggetti (nr. 3 arresti domiciliari e nr. 6 divieti di dimora
nella Regione Campania), tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere
finalizzata alla falsificazione e distribuzione di patenti di guida, carte di circolazione, documenti
identificativi nazionali validi per l’espatrio, perfezionata anche mediante la contraffazione di
sigilli di stato su pellicole ologrammate di sicurezza, strumentali al favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina nonchè falsificazione e distribuzione di ingenti quantitativi di
banconote di valuta estera.
Il gruppo criminale, anche mediante intermediari stranieri, alimentava diverse filiere distributive
di ingenti quantitativi di passaporti falsi in bianco, pronti per la stampa di personalizzazione
perfezionata con l’apposizione delle foto e dei dati identificativi degli utilizzatori finali, il cui
terminale più insidioso venivano localizzato a Malta.
Il predetto terminale estero risultava funzionale alle dinamiche di immigrazione clandestina in
quanto gli stranieri, soprattutto provenienti dai paesi sub-sahariani e mediorientali, utilizzando
falsi documenti identificativi nazionali, riuscivano ad imbarcarsi su voli diretti verso altri paesi
europei, senza dover passare i più rigorosi controlli previsti dai viaggiatori provenienti dai paesi
extra-Schengen.
In tale quadro, contestualmente all’esecuzione delle suddette misure cautelari nel territorio
nazionale, nell’ambito della cooperazione giudiziaria internazionale attivata dalla Direzione
Distrettuale Antimafia con Ordine di Indagine Europeo, le Autorità maltesi hanno proceduto alla
perquisizione del soggetto individuato quale referente locale del canale distributivo.
I documenti falsi, sebbene non dotati di microchip necessari per i controlli elettronici dei dati
biometrici, considerando l’ottima qualità realizzativa, riuscivano a superare efficacemente i
controlli visivi degli operatori di polizia preposti alle attività di frontiera.
Ciononostante, decine di passaporti e documenti similari, erano stati sequestrati in Belgio,
Svizzera, Francia e Italia (aeroporti di Treviso, Bergamo e Pescara) nei confronti di stranieri
provenienti dall’Italia o da Malta. Considerando le suddette dinamiche, veniva sviluppata
un’efficace attività di cooperazione internazionale di polizia, coordinata da Europol, soprattutto
con la polizia maltese.
Le indagini avviate nel settembre 2020 dalla 1^ Sezione Roma del Comando Carabinieri
Antifalsificazione Monetaria, estese in campo internazionale sul canale Europol (Migrant-
Smuggling) e sviluppate con il supporto specialistico della Sezione di Grafica del Reparto
Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Roma, hanno consentito di delineare un’articolata
organizzazione criminale, stabilmente radicata nella provincie di Napoli e Salerno (Napoli,
Somma Vesuviana, Marano Di Napoli, Portici, Casoria e Scafati), strutturata per comparti di
specializzazione e su più siti produttivi interconnessi, gestiti da soggetti associati, tutti accreditati
di notevoli e diversificate competenze tecnico – tipografiche, dedita alla falsificazione e
distribuzione di passaporti, titoli di viaggio per stranieri, documenti di viaggio per rifugiati,
permessi di soggiorno, carte di identità e patenti di guida italiane.
Il medesimo sodalizio, interagendo con esponenti della criminalita’ partenopea, produceva
anche: carte di circolazione straniere necessarie al perfezionamento delle procedure di
nazionalizzazione, strumentali al riciclaggio di veicoli rubati in Italia e all’estero e ingenti
quantitativi di banconote false da 20.000 franchi congolesi, per complessivi 54 milioni, destinati
all’immissione nel circuito economico – finanziario della Repubblica Democratica del Congo.
E’ stato altresì disposto dal G.I.P. il sequestro complessivo di beni, per un valore complessivo
stimato di un milione di euro circa.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari,
avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone
sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.