La segnalazione di una lettrice: alcune aree della città renderebbero la vita complicata ai proprietari di cani
Livorno, 28 gennaio 2024 – Non è affatto insolito incontrare persone con cani al guinzaglio lungo le vie di Livorno, e questa grande presenza porta con sé diverse necessità.
Tuttavia la segnalazione di una lettrice porta all’attenzione di una problematica trasversale, che tocca direttamente il benessere di questi animali: alcune aree della città, infatti, sarebbero dotate di strutture inadatte e poco curate, come ad esempio il parco del “Curvone” che costeggia viale Boccaccio.
L’area di sgambatura del parco sarebbe infatti molto piccola e spesso invasa dalla vegetazione, stando alle testimonianze, spingendo molte persone ad andare altrove o, in caso di impossibilità di spostamento, di recarsi presso la vicina villa Fabbricotti, dove comunque lasciare un cane libero rischierebbe spesso di causare litigi.
La segnalazione nasce proprio da questo disagio: aver lasciato i cani liberi fuori dalla ristretta area di sgambatura sarebbe infatti costato alla segnalatrice 100 euro di multa, somministrata dai due vigili urbani che, racconta la donna: “sono stati molto comprensivi e gentili, condividevano il fatto che i cani non potessero muoversi liberamente in una recinzione così piccola, ma non hanno potuto fare diversamente.”
L’alternativa migliore, continua la lettrice, sarebbe usare l’auto per arrivare fino a villa Mauro Gordato, la zona più facilmente raggiungibile dalla sua area di residenza, ma si tratterebbe di 15 minuti di macchina almeno e i cani hanno bisogno di uscire anche tre volte al giorno.
In conclusione, la segnalatrice fa una riflessione: “Ho due cani di grossa taglia, ma ho sempre tenuto un comportamento il più possibile civile nel rispetto degli altri. Ho già pagato la multa ricevuto perché ritengo sia giusto, ma desidero segnalare questa vicenda per invitare ad una maggiore attenzione da parte di tutti, sia per quanto riguarda le esigenze di chi ha un cane sia da parte dei padroni stessi, in modo da non creare l’idea che i nostri animali siano solo un fastidio.”