Presentata l’associazione Udik, Unione donne italiane e kurde
“Donna, vita, libertà”, sono le tre parole che le donne kurde hanno scelto per accompagnare le loro battaglie civili. Tre parole che saranno anche al centro dell’incontro dibattito organizzato a Firenze, presso la presidenza della Regione Toscana.
L’iniziativa, promossa dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, è servita a presentare l’associazione Udik (Unione donne italiane e kurde) che si è posta il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica sul travaglio del popolo curdo e la sua battaglia per il riconoscimento della propria identità, di far emergere le storie delle donne Kurde e di far conoscere tra le donne italiane i loro processi di emancipazione e di lotta per l’acquisizione dei diritti civili fondamentali.
“La Toscana – ha spiegato Serena Spinelli – ha una tradizione di impegno per la pace e la solidarietà tra i popoli, oltre che a sostegno della loro autodeterminazione: questa iniziativa vuol rafforzare il legame con il popolo curdo, ed esprimere vicinanza alle donne che, con tanto coraggio e passione, si battono per l’affermazione di diritti irrinunciabili”.
Oltre all’assessora Spinelli, che aprirà i lavori, intervenute Gulala Salih, presidente di Udik e attivista per i diritti, Susanna Agostini già referente per la cooperazione sanitaria e culturale tra Firenze e Kurdistan ed Eleonora Mappa, vicepresidente Udik e responsabile di ‘Kurdistan save the children’ per la Toscana e l’Emilia-Romagna.
Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro “Identità sospese” di Gulala Salih, nel quale l’autrice dà voce alle tante donne che nel mondo sono vittime delle dittature e si battono per affermare il proprio ruolo nella società.