Un sistema-servizio di secondo livello che viene attivato dai servizi di pronto intervento: servizio sociale forze dell’ordine e pronto soccorso
“Con il SEUS la rete dei servizi del territorio fa un altro importante passo in avanti. Il nuovo servizio di emergenza e urgenza sociale, attivo 24h su 24 e sette giorni su sette, permetterà di presidiare meglio il territorio e di intervenire in maniera tempestiva per la presa in carico dei bisogni della popolazione più vulnerabile. E’ il frutto di oltre un anno di lavoro di rete, che ha coinvolto prima di tutto il settore politiche sociali del Comune e la direzione di Zona dell’ASL, ma anche le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale. A tutti va il mio ringraziamento e un augurio di buon lavoro”.
Così l’assessore al Sociale Andrea Raspanti ha commentato l’avvio, questa mattina del nuovo Sistema Emergenza e Urgenza Sociale nella zona livornese (SEUS).
Il “la” è stato dato nel corso di una iniziativa all’Auditorium Pamela Ognissanti dello Sportello Nord del Comune, durante la quale è stato consegnato agli operatori il Numero Verde unico regionale, dedicato e gratuito, che servirà ad attivare gli interventi attraverso le segnalazioni dei seguenti soggetti: Servizio Sociale, Forze dell’Ordine. Pronto soccorso.
IL SEUS è un sistema-servizio di secondo livello, a titolarità pubblica (viene cioè attivato dai servizi di pronto intervento: forze dell’ordine e pronto soccorso) parte integrante del sistema di offerta pubblica di servizi sociali volti a:
• Garantire una risposta tempestiva alle persone in situazioni di particolare gravità ed emergenza.
• Realizzare una prima lettura professionale del bisogno.
• Attivare gli interventi indifferibili ed urgenti e favorire la presa in carico in una logica di lavoro di equipe interdisciplinare.
Il SEUS, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, costituirà un importante sistema di intervento che si prefigge lo scopo di garantire ai cittadini in difficoltà, risposte il più possibile tempestive ed adeguate.
Le emergenze/urgenze sociali sono da considerarsi tutte quelle circostanze della vita quotidiana dei cittadini che producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave), per i quali deve essere trovata una soluzione nel qui e ora.
Rientrano nella casistica delle possibili attivazioni le seguenti situazioni:
– vittime di violenza e abuso nel percorso Rete Codice Rosa;
– situazioni di violenza, abuso e grave conflittualità;
– situazioni di abbandono o grave emarginazione con rischio per l’incolumità delle persone e/o di grave rischio per la salute socio-relazionale, in assenza di reti familiari e sociali;
– situazioni di non autosufficienza e/o grave disabilità, in contesti di assenza di rete familiare e/o parentale;
– situazioni di grave povertà/povertà estrema che costituiscano grave rischio per la tutela e l’incolumità psicofisica della persona;
– situazioni di tratta, anche minorile;
– situazioni di alta criticità ed emergenza sociale dovute ad emergenze climatiche e/o calamità naturali e/o eventi straordinari/eccezionali.
All’iniziativa hanno partecipato con l’assessore Raspanti il sindaco Luca Salvetti, all’assessore al Sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti ed alla direttrice generale dell’Azienda Toscana Nord /Ovest Maria Letizia Casani, alcuni esponenti della Regione, dell’Azienda USL, dell’Ente gestore del Servizio, delle Forze dell’Ordine e del Pronto Soccorso.