Quasi 3000 unità locali di multinazionali (6,2% del dato nazionale) per oltre 80mila lavoratori fanno della Toscana una delle regioni più attrattive in Europa
Non solo lifestyle: la Toscana è una delle regioni europee di medie dimensioni più attrattive per gli investimenti dall’estero, con quasi 3000 unità locali di aziende multinazionali (il 6,2% del dato nazionale) per oltre 80mila lavoratori. Oggi la strategia di attrazione di investimenti da oltre confine, riconosciuta come una delle più efficaci in Europa da fDI, pubblicazione specializzata collegata al Financial Times, è pronta a rinnovarsi: nel prossimo triennio la Regione – tramite la Direzione competitività territoriale della Toscana e autorità di gestione di cui fa parte l’ufficio Invest in Tuscany – spinge sull’acceleratore dell’attrazione di investimenti internazionali in ricerca e sviluppo a partire da un nuovo bando che sarà attivato all’inizio di quest’anno.
“Il nuovo bando – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – punterà a far crescere gli investimenti esteri in Toscana a partire dalla ricerca, dall’istruzione, la formazione e l’alta formazione, per attrarre capitali stranieri sviluppando competenze e valorizzando una rete altamente competitiva, che poggia le basi su centri di eccellenza, spin-off universitarie, startup innovative.
L’attività farà leva anche sui protocolli d’intesa firmati fra Regione, Anci, Upi, Comuni capoluogo e Confindustria con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’attrazione, mappare le opportunità nel territorio, creare competenze e per favorire il radicamento delle imprese e la valorizzazione delle competenze degli addetti. Solo con uno sguardo attento ai territori sarà possibile adeguare l’offerta di professionalità disponibili nel mercato del lavoro alle necessità delle imprese. Questo incontro annuale promosso da Invest in Tuscany servirà a fare il punto su strategie e investimenti nell’attuale contesto economico e del mercato del lacoro”
Previsioni, obiettivi e strumenti saranno al centro dell’Annual Meeting di Invest in Tuscany, mercoledì 17 gennaio 2024, in programma a Firenze nelle sale di Palazzo Borghese. Sarà l’occasione per tirare le somme di un periodo segnato dalla crescita degli investimenti in Toscana, nonostante le incertezze che hanno influenzato l’economia a livello globale, tra pandemie, conflitti e incognite legate al cambiamento climatico. Tra il 2017 e il 2023, infatti, la Toscana ha attratto 157 progetti greenfield per un ammontare di spese in conto capitale che supera i 3 miliardi di dollari, generando più di 10mila nuovi posti di lavoro.
Tra i settori target per il prossimo triennio: la trasformazione alimentare di alta gamma, le scienze della vita (con focus Health e Biopharma), beni di lusso, automazione e robotica, tecnologia verde e blu e mobilità elettrica, carta e tessuti non tessuti, immobiliare, education. Tra i paesi target di provenienza degli investimenti esteri troviamo: Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Scandinavia, Benelux in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone extra Europa.
La mattinata del 17 gennaio sarà, inoltre, dedicata ad un incontro a porte chiuse dell’Advisory Board di Invest in Tuscany, i cui componenti, guidati da Paolo Ruggeri Coordinatore Commissione Multinazionali e Vicepresidente Nuovo Pignone – Baker Hughes, rappresentano alcune delle più rappresentative aziende straniere presenti sul territorio. Nel pomeriggio si susseguiranno interventi tecnici ed alcune tavole rotonde con i rappresentanti delle Istituzioni regionali e del Governo, insieme ai referenti di alcune multinazionali con sede in Toscana. Pio Parma (Senior Consultant Area Scenari e Intelligence, The European House – Ambrosetti) presenterà inoltre il Rapporto 2024 della Community Toscana.
Tra gli ospiti annunciati: il presidente della Regione Eugenio Giani, gli assessori regionali Stefano Ciuoffo (Infrastrutture digitali e rapporti con gli enti locali), Leonardo Marras (Economia, attività produttive e turismo), Monia Monni (Ambiente ed economia circolare), Alessandra Nardini (Istruzione, università e ricerca, relazioni internazionali), oltre ad Amedeo Teti (Dirigente Generale dell’Unità di Missione Attrazione e Sblocco Investimenti, Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Gilberto Dialuce (Presidente ENEA), Marta Testi (Amministratore Delegato, ELITE – London Stock Exchange Group), Niccolò Moschini (Corporate Communications and Institutional Relations Director Italy, Kering), Georges Madessis (Country Manager Italy, Ineos Inovyn), Luigi Lazzareschi (Amministratore Delegato, Sofidel).