Appuntamento venerdì 12 gennaio ore 17.30 al Grand Hotel Palazzo
Venerdì 12 gennaio ore 17.30 al Grand Hotel Palazzo – viale Italia, 195 sarà presentato il libro di Tamara Pelliccia “Ghino Venturi architetto. L’esperienza livornese tra modernità e tradizione (1931-1956)”.
A questa iniziativa promossa dalla So.Crem, con il patrocinio del Comune, parteciperanno Tamara Pelliccia, autrice, Giampaolo Berti, presidente So.Crem, Denise Ulivieri, Università di Pisa, Roberto Idà, architetto Maurizio Bettini, direttore editoriale della collana LIMeC (Livorno Moderna e Contemporanea nel ruolo di coordinatore.
Ghino Venturi (1884-1970), fa parte di quella schiera di architetti che hanno animato il primo Novecento Italiano e che, con i loro progetti, hanno contribuito a definire il carattere e il volto di diverse città del paese.
Il volume di Tamara Pelliccia vuole approfondire la produzione livornese di Venturi, ripercorrendo in ordine cronologico i suoi progetti dai primi anni Trenta fino alla metà degli anni Cinquanta, in un percorso che tocca diverse zone della città. A lui si devono strutture sanitarie (Ospedale Costanzo Ciano; Colonia elioterapica Regina Elena a Calambrone); i nuovi quartieri popolari (Filzi, Garibaldi e Stazione), palazzine residenziali private; edifici pubblici e di rappresentanza (il Palazzo della Provincia e la Pinacoteca -attuale sede Anagrafe); il Chiosco della Musica dell’attuale Terrazza Mascagni e la sede de Il Telegrafo, attuale sede de Il Tirreno.
Questo volume è il primo di una collana nata dalla collaborazione della So.Crem con la casa editrice Mediaprint, con la direzione di Maurizio Bettini. Questa collana LIMeC “Livorno Moderna e Contemporanea” (LIMeC) nasce con l’obiettivo di “ravvivare l’interesse generale e stimolare lo studio della storia cittadina. In particolare la storia dei secoli XVIII-XX con particolare riguardo, poi, al periodo del secondo dopoguerra, che al momento risulta quello più trascurato.
Una collana aperta ai contributi di tutti. Studiosi, ricercatori, intellettuali, cultori della materia, storici che si vogliano confrontare con la storia della città inserendola nel contesto all’interno del quale essa cresce, si sviluppa e progredisce: una città tra Mediterraneo e Europa. Maggiore attenzione sarà riservata ai giovani ricercatori, che stanno iniziando a percorre i primi passi negli studi storici ed hanno più bisogno, di sostegno e supporto alla divulgazione delle loro ricerche.