La decisione della grande catena di distribuzione pare irrevocabile: via i marchi che approfittano dell’inflazione
Carrefour vanta oltre 1.500 punti vendita in Italia, e da oggi non servirà più alcun prodotto del gruppo Pepsi. La misura che Carrefour sta prendendo non è la prima, visto che già nel suo paese di origine, la Francia, si era già opposta ad aziende restrittive, ed era andata controcorrente persino oltreoceano.
Lay’s, Doritos, Pepsi ed altri brand erano già nel mirino della multinazionale, in qualità di Carrefour, che già si adoperava per calmierare i prezzi. Oggi si trova a dover ritenere “i rincari inaccettabili”, sulla base di quel che è stato deciso dalle grandi multinazionali americane.
Nonostante i risultati ottimistici, il dato riguardante il consumo tende a scendere, se si chiede al consumatore tipico, eppure la casistica di Carrefour rimane alta (+1,9 miliardi).
Nel caso specifico di PepsiCo, invece, il volume di affari è addirittura triplicato grazie e soprattutto all’aumento indiscriminato dei prezzi. Il gigante americano avrebbe deliberatamente alzato dell’11% i listini, a fronte di una “accettabile perdita” del 2,5%.
Proprio a fronte di queste scelte Carrefour avrebbe infine deciso di tagliare i ponti con questi giganti.