L’infermiere di famiglia, nella gestione della cronicità, inoltre, funge da “guida esperta” per sviluppare empowerment e capacità di autocura nell’assistito e promuovere stili di vita sani per lui, la sua famiglia e i caregiver
Si conclude anche in Valle del Serchio il percorso di ampliamento dell’attività dell’infermiere di famiglia e di comunità.
Dallo scorso 18 dicembre 2023 il servizio dell’Infermieristica di famiglia e di comunità (IFeC) è infatti presente su tutto il territorio della Valle del Serchio (Garfagnana e Mediavalle del Serchio) grazie all’estensione del modello ai comuni di Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca e Pescaglia (alcune frazioni).
L’infermiere di famiglia e di comunità è il professionista responsabile della gestione dei processi infermieristici in ambito familiare e di comunità, che opera in collaborazione con gli altri attori del team multi professionale realizzando un’assistenza di natura preventiva, curativa e riabilitativa differenziata per bisogno e per fascia di età.
Svolge una funzione assistenziale, in stretta collaborazione con il medico di famiglia, per una presa in carico puntuale e attenta ai bisogni socio-sanitari dei pazienti e dei loro familiari, grazie anche al supporto del Servizio sociale.
Questa modalità assistenziale, prevista dalla delibera regionale numero 597 del 4 giugno 2018, consente di assicurare al cittadino, alla sua famiglia, al caregiver e alla comunità un’assistenza personalizzata, con la specifica caratteristica della proattività, centrata sulla persona e sul contesto familiare nella lettura della globalità dei bisogni, anche in stretta integrazione con il medico di medicina generale e con gli altri professionisti della salute che operano nella rete territoriale e nelle Case di comunità.
Il modello, nel rispetto della territorialità e della prossimità, prevede che a ogni infermiere sia affidato un gruppo di popolazione identificato geograficamente e per questo ogni assistito e familiare può contare sulla presenza costante di questa figura di riferimento, che avvicina sempre di più la risposta sanitaria al domicilio della persona, favorendo l’accesso più appropriato ai servizi socio sanitari, orientando la persona all’interno della complessa rete delle attività territoriali.
L’infermiere di famiglia, nella gestione della cronicità, inoltre, funge da “guida esperta” per sviluppare empowerment e capacità di autocura nell’assistito e promuovere stili di vita sani per lui, la sua famiglia e i caregiver.
La Valle del Serchio offre dunque il servizio a tutta la popolazione residente con un totale di 4 team:
team 1: per i comuni di Minucciano, Sillano-Giuncugnano, Piazza al Serchio, Camporgiano, San Romano in Garfagnana, Vagli Sotto;
team 2: per i comuni di Castiglione di Garfagnana, Villa Collemandina, Pieve Fosciana, Castelnuovo di Garfagnana, Molazzana, Fosciandora, Careggine;
team 3: per i Comuni di Barga, Gallicano, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli; inoltre per Palagnana nel comune di Stazzema;
team 4: per i comuni dei Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, e alcune frazioni del Comune di Pescaglia.
Gli infermieri del team 4, coinvolti dall’ultimo processo di estensione e completamento del modello, sono: Alessandra Belluomini, Carlotta Bianchi, Felicia Compagna, Benedetta Giampietri, Romina Landi.
Un ringraziamento particolare da parte della dirigente infermieristica della zona Valle del Serchio Mariapaola Bertolini a tutti i colleghi che si impegnano costantemente, ogni giorno, per garantire un’assistenza sul territorio sempre più vicina al domicilio e alle famiglie, inoltre all’incarico di funzione di Coordinamento infermieristico Mirna Pellinacci e all’incarico di complessità organizzativa infermieristica Maria Domenica Grandi che hanno lavorato costantemente all’organizzazione e realizzazione del modello dell’Infermiere di famiglia e di comunità, che finalmente è presente e attivo su tutta la zona della Valle del Serchio.