In particolare per la continuità assistenziale nell’ultimo periodo si è lavorato con il sistema delle “sedi limitrofe”, anche extra zonali
A causa dell’ormai nota carenza di medici, a livello nazionale e regionale, anche sul territorio dell’Azienda Usl Toscana nord ovest negli ultimi mesi si sono registrate notevoli difficoltà nella copertura completa del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica).
In questo periodo festivo, tranne alcune eccezioni, problematiche si sono registrate un po’ in tutti i territori Asl, con segnalazioni, anche da parte dagli organi d’informazione, arrivate in particolare per Apuane e Val di Cornia.
Per quest’ultimo territorio i sindaci dei comuni di Piombino, Campiglia, Suvereto, San Vincenzo e Sassetta hanno anche chiesto spiegazioni all’Asl.
L’Asl cerca di fare il punto della situazione, partendo dal concetto che il momento non è semplice per la sanità territoriale: la generalizzata carenza di professionisti si ripercuote con effetti pesanti sul servizio della continuità assistenziale, oltre che su medicina generale e pediatria sul territorio.
Rispetto a questa situazione, come già evidenziato in più circostanze, l’Asl sta mettendo in campo tutte le misure possibili, affrontando la questione come autentica priorità a livello aziendale, monitorando la situazione e intervenendo in tempo reale per ogni criticità o disagio segnalato nelle varie zone.
In particolare per la continuità assistenziale nell’ultimo periodo si è lavorato con il sistema delle “sedi limitrofe”, anche extra zonali, in modo da cercare di non lasciare mai scoperto il territorio: si tratta di una misura che dovrebbe essere eccezionale ma che adesso viene attuata in modo strutturale, in virtù di un accordo con i medici della continuità assistenziale.
Insomma, la Asl sta facendo tutti gli sforzi possibili per garantire questo importante servizio territoriale e per il 31 dicembre 2023 e 1° gennaio 2024 era stato elaborato un prospetto che garantiva la presenza di professionisti in orario diurno e notturno e che è stato costantemente monitorato dall’Azienda, anche in stretta collaborazione con gli altri servizi territoriali e ospedalieri.
Per la Val di Cornia, sempre partendo da una situazione difficile dal punto di vista del personale disponibile, erano stati predisposti dei turni che assicuravano una certa copertura, ma la malattia di due medici (in questo periodo può succedere, come per la popolazione generale) ha costretto a una revisione complessiva del servizio, che è stato anche oggetto di continuo e costante monitoraggio nei due giorni.
Comprensibile la preoccupazione dei sindaci, ma l’Asl, grazie alla disponibilità dei medici della zona Livornese e del resto della zona Valli Etrusche, ha fatto davvero tutto il possibile e comunque da un’analisi della situazione effettuata insieme al Pronto soccorso di Piombino e alla Centrale 118 sono emersi un notevole impegno da parte degli operatori di entrambi questi settori ma non criticità particolari ascrivibili alle attività territoriali. D’altra parte la missione dell’Azienda sanitaria è proprio quella di assicurare la migliore assistenza possibile agli abitanti della Val di Cornia, come delle altre zone, grazie alla sinergia e alla stretta collaborazione tra i servizi di emergenza urgenza e quelli di continuità assistenziale.
Ribadendo che l’attuale quadro della ex guardia medica è sicuramente complesso e delicato, si evidenzia che una novità importante sarà rappresentata dalla riorganizzazione del servizio prevista a livello regionale con l’obiettivo di garantire una costante presa in carico delle esigenze dei cittadini, in orario notturno e nei giorni festivi.
Nel frattempo l’Azienda, sempre di concerto con la Regione, sta facendo il possibile, utilizzando tutti gli strumenti disponibili, per consolidare le attività socio-sanitarie in maniera integrata tra l’ospedale e il territorio, ed è intenzionata ad attivare campagne informative finalizzate a promuovere un diverso approccio e un utilizzo sempre più appropriato dei servizi da parte della cittadinanza.