Nardini: “La pena di morte è una barbarie. Nulla può giustificare l’uccisione di un essere umano”
Per ribadire il ripudio della pena di morte l’assessora all’istruzione e alla promozione dei diritti umani Alessandra Nardini é tornata questa mattina sulla tomba di Gregory Summers.
Da lì, dove la lapide in ricordo di Summers recita “Dal braccio della morte all’abbraccio di Cascina”, Nardini ha deciso come negli anni scorsi di iniziare le attività in agenda il 30 novembre, il giorno in cui si celebra la Festa della Toscana.
Accompagnata dal sindaco Michelangelo Betti e da vicesindaco Cristiano Masi, ha portato un mazzo di fiori sul luogo in cui é sepolto il cittadino americano giustiziato in Texas nel 2006, sempre professatosi innocente, che scelse Cascina per il legame stretto nel corso della sua prigionia con gli studenti e le studentesse del “Russo” di Navacchio e perché la Toscana é la terra in cui per la prima volta fu abolita la pena di morte.
“La pena di morte è una barbarie. Nulla può giustificare l’uccisione di un essere umano”, ha affermato l’assessora Nardini.
“Visitare la tomba di Summers significa rinnovare e consolidare l’impegno a lavorare affinché la pena di morte sia abolita ovunque nel mondo. Oggi ancora di più, alla luce del notevole aumento delle esecuzioni capitali che fa segnare numeri record dal 2017”, ha sottolineato Nardini, richiamando l’ultimo rapporto di Amnesty International dello scorso maggio: 883 esecuzioni in 20 stati, con un aumento del 53 per cento rispetto al 2021, senza contare i dati mancanti della Cina e con ben 81 esecuzioni in Arabia Saudita in un solo giorno.
“Occorrono campagne di sensibilizzazione, a partire dall’educazione dei più giovani e la scuola, da questo punto di vista, gioca un ruolo importantissimo. Inoltre serve mettere in campo tutti gli strumenti diplomatici e negoziali a disposizione affinché nessun Paese nel mondo ricorra più alla pena capitale”, ha concluso l’assessora.
In occasione della visita odierna, il sindaco Michelangelo Betti ha ripercorso la vicenda dello stretto legame tra il Comune pisano e il cittadino statunitense: “Sono passati 17 anni dalla morte di Gregory Summers, la cui storia fece il giro del mondo fino ad arrivare sul nostro territorio. Gregory – ha ricordato – si è sempre proclamato innocente in merito all’omicidio dei propri genitori adottivi e il suo appello al mondo arrivò anche qui, con i ragazzi della scuola ‘Luigi Russo’ di Navacchio”. “Grazie al rapporto epistolare intrattenuto dagli alunni con il condannato a morte – ha proseguito Betti – Summers chiese di poter poi essere seppellito proprio qui. Il ‘Russo’ fu protagonista allora di una vera e propria campagna contro la pena di morte e la solidarietà dei cascinesi si trasformò in partecipazione al lutto fino ad arrivare alla sepoltura di Gregory nel cimitero nuovo di Cascina. A distanza di quasi venti anni, resta vivo il valore di quella vicinanza che si lega profondamente alle radici della Festa della Toscana. Ringrazio l’assessora regionale Alessandra Nardini per la sua costante presenza a ricordare la storia di Gregory Summers”.