I ragazzi sono diventati “Peer Educator” ovvero educatori tra i loro coetanei sui temi della “Educazione all’affettività e sessualità”
Venti ragazze e ragazzi delle classi terze dell’istituto superiore “Niccolini-Palli” di Livorno sono diventati “Peer Educator” ovvero educatori tra i loro coetanei sui temi della “Educazione all’affettività e sessualità”.
Il traguardo è stato raggiunto al termine di un percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto) organizzato dal Consultorio di Livorno e dall’Educazione e Promozione della Salute dell’Azienda – area Sud dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
“Questo percorso formativo che prima era conosciuto come alternanza scuola-lavoro – spiega Luigi Franchini, direttore della UO di Educazione e Promozione della Salute Area Sud – ha visto impegnati 20 studenti in tre incontri pomeridiani, della durata di 3 ore ciascuno svolti sia all’interno della scuola sia nella sede del Consultorio presente in ospedale. Gli incontri hanno coinvolto professionalità diverse come l’ostetrica Eleonora Penco e la psicologa Flavia Palombi.
Alla base di questa formazione c’è la cosiddetta “Peer Education” ovvero quel processo di acquisizione di conoscenze ed esperienze fatto da ragazzi che permette una successiva trasmissione tra i membri di un gruppo di pari. Questa modalità cambia la prospettiva del processo di apprendimento in quanto mette gli studenti, e non più i docenti, al centro del sistema educativo”.
Tra gli obiettivi principali del percorso ci sono la conoscenza e promozione delle attività del Consultorio Giovani, la diffusione di competenze sui temi legati alla salute riproduttiva e all’educazione sentimentale e affettiva (identità sessuale, relazione di coppia, violenza di genere, preservazione della fertilità, contraccezione, malattie sessualmente trasmissibili ecc), la riflessione su tali tematiche all’interno di un confronto di gruppo per promuovere un pensiero critico e scelte consapevoli, lo sviluppare di competenze comunicative e socio-relazionali con conseguente potenziamento delle risorse personali e dell’autostima.
“Tutti i ragazzi e le ragazze – conclude Franchini – hanno egregiamente raggiunto tali obiettivi diventando così Peer Educator e mettendo le basi per poter poi essere coinvolti in azioni specifiche all’interno dalla scuola, come ad esempio l’apertura di sportelli di ascolto, per accogliere e orientare i compagni su queste tematiche importanti e molto delicate”
Il Niccolini-Palli è una degli istituti ad aver aderito alla rete “Scuole che Promuovono Salute” (Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025) che ha lo scopo di far nascere e sviluppare in Toscana un network di scuole che adottano buone pratiche in diverse aree tematiche, fra cui “Affettività e Sessualità consapevoli”, in modo da generare salute e benessere fra studenti e docenti con ricaduta su famiglie e comunità.