Giani: “Ritratti di un’antica armonia”
Giochi di linee, colori e luci per esplorare, ritrovare e immaginare di nuovo una Toscana selezionata, personale e scelta luogo per luogo in un viaggio disegnato che inizia dalle Alpi Apuane e si conclude a Firenze, attraversando Lucca, Viareggio, le spiagge bianche di Baratti e Rosignano, Pienza, Magliano, la Val d’Orcia, le Crete, Siena, le torri di San Gimignano.
Un modo per valorizzare e riscoprire il tempo e il gusto di un itinerario “analogico” lungo le strade della regione che lascia spazio a soste, desideri, ricordi e impressioni impossibili da riprodurre in un certo modo usando l’esattezza numerica e gli strumenti fotografici di uno smartphone o di una camera digitale.
La Toscana disegnata da Andrea Ponsi è fatta di mappe, carte e suggestioni che comprendono mura, tetti, fortezze, luoghi di mare ritratti da punti di vista inusuali e prospettive inconsuete in una serie di paesaggi raccolti nel volume “Il disegno della Toscana – Drawing Tuscany”, presentato a Palazzo Sacrati Strozzi dall’autore assieme al presidente della Regione Giani e alla giornalista Laura Montanari.
“Nella raccolta di disegni – osserva Giani – si può osservare tutta la capacità attrattiva di una regione e la tradizione di buon governo e cura amministrativa dei territori che parte dalla seconda metà del settecento e dalle riforme di Pietro Leopoldo, a partire dalle grandi bonifiche all’introduzione estesa della mezzadria intesa come partecipazione diffusa alla cura dei terreni e dei paesaggi. Un modello di organizzazione politica. La ritroviamo oggi, dopo oltre duecento anni, nel profilo naturale e urbanistico della Toscana”.
Il senso delle opere di Ponsi è proprio nella libertà di una scelta che privilegia i luoghi toccati dalle architetture e dall’intervento dell’uomo sugli elementi naturali del paesaggio e li modifica in un certo modo armonioso e significativo, come se li completasse invece che privarli del loro fascino spontaneo.
“Il libro, nelle parole di Ponsi, “raccoglie disegni realizzati nell’arco di due anni di viaggi e pensati come un itinerario artistico alla maniera dei Grand Tour ottocenteschi, quando i giovani di allora visitavano la Toscana arrivando dal nord Europa e percorrevano la regione partendo dagli Appennini e dalle Apuane, incontravano Lucca, proseguivano lungo la costa per intraprendere poi il percorso lungo la Val D’Orcia, Siena e Firenze”.
Nei tratti, a volte veloci, altre più riflessivi, delle mura, dei borghi e dei luoghi di mare si trova la geometria interiore del “Disegno della Toscana” che si propone a chi lo sfoglia e lo osserva, sotto il profilo editoriale, proprio in uno dei formati classici dello sketchbook.
Chi lo usa sceglie qualità e spessore della carta, tecniche, strumenti, adoperando pennelli e matita, con una tecnica senza ripensamenti, immediata e completamente “analogica”, senza la mediazione di strumenti digitali e prendendosi l’assoluta libertà di accostare schizzi, diagrammi grafici, tratti che arrivano da idee sviluppate di getto.
A chi guarda il gusto di arricchire le pagine con la propria sensibilità.