Siamo sommersi di chiamate dai call center che affermano di staccarci la luce in caso di mancato passaggio al mercato libero: guardiamo con attenzione cosa accade veramente
Va innanzitutto chiarita la differenza tra mercato tutelato e libero: nel mercato tutelato esiste un’agenzia apposita che regola i costi totali dell’energia e del suo trasporto, l’ARERA (Autorità di regolazione), mentre nel mercato libero sono gli stessi fornitori a determinare i prezzi delle suddette voci.
Dunque, se nel mercato tutelato si può essere sicuri del dettaglio di spesa riguardo all’energia che arriva in casa in quanto stabilita da un ente garante, sia essa gas o elettricità, nel mercato libero queste stesse voci sarebbero soggette alla decisioni di un ente privato legittimato sia ad abbatterne che ad elevarne i costi.
E’ utile tuttavia sottolineare che in un mercato competitivo, quale sarebbe il libero mercato, la ricerca del deprezzamento potrebbe garantire maggior risparmio per il consumatore finale.
Libero o tutelato: i suggerimenti
La data fissata per la scadenza è per gennaio (gas) ed aprile (elettricità) 2024, ma non c’è bisogno di allarmarsi: è possibile scegliere di restare con i propri attuali fornitori senza alcuna interruzione del servizio. Esistono appositi portali per guidare i consumatori verso l’offerta migliore, ed anche in caso di passaggio non sono previste interruzioni del servizio. Addirittura è possibile non fare niente, in questo caso l’utente rimarrebbe con lo stesso fornitore e, nel caso dell’energia elettrica, passerebbe semplicemente ad un sistema definito a “tutela graduale”, senza alcun sconvolgimento.
Sono inoltre previste clausole speciali riguardanti gli over 75 e le persone che hanno subito catastrofi ambientali, per i quali è previsto un contratto speciale.
Difendersi dalle truffe è possibile: ecco come
Purtroppo gli ultimi anni sono stati caratterizzati da diverse campagne marketing molto aggressive da parte di call center collocati in tutta Europa, finalizzate a promuovere l’idea che il passaggio al mercato libero fosse obbligatorio e che addirittura non aderendovi l’utente si sarebbe trovato senza fornitura, se non perfino multato. Questo è falso.
Non solo è possibile stipulare un nuovo contratto con l’attuale fornitore, ma anche rimodularlo in base alle esigenze; se tuttavia si desidera effettuare il passaggio ad un nuovo ente, il consiglio è di prendere nota delle nuove possibili offerte, che in regime di mercato libero possono variare spesso e sensibilmente.
Soprattutto, suggeriamo di non accettare offerte telefoniche: molto spesso i call center che propongono offerte non sono direttamente collegati all’azienda fornitrice, hanno piuttosto un mandato per la contrattualizzazione che spesso sfocia in illecito in quanto non concordato legittimamente e a solo favore dell’ente che lo emana. E’ bene chiamare direttamente l’azienda se interessati al servizio offerto, e non procedere ad alcuna contrattualizzazione telefonica con incaricati esterni.
In caso di chiamata, è necessario ricordarsi di NON fornire alcun dato sensibile (identità, codice fiscale, codice POD) e ricordarsi che se l’ente chiamante è quello di riferimento possiede regolarmente tutti i dati, quindi non ha necessità di conoscerli nuovamente.