“Occosavoidipiu’?” Dove le regole del galateo vanno a farsi benedire.
Inaugurato l’11 novembre in Toscana il primo ristorante Trash d’Italia : “Occosavoidipiu’’?” : con tanto di pollice che incontra l’indice nel logo; qui le regole del galateo vanno volutamente a farsi benedire, anche letteralmente, visto il confessionale.
Si trova in Toscana, a circa 30 minuti da Livorno, esattamente a Staffoli, in via delle Pinete, 64. La distanza giusta da percorrere per la gita fuori porta del fine settimana e nel caso che non ci sia un amico astemio, in un luogo dove è gradevole sostare fino a smaltimento del doveroso bicchiere di rosso, anche due.
Ai deliziosi prodotti a km0 che abbiamo testato ed il buon vino, serviti in un menù a prezzo sociale, si aggiunge il preciso intento di offrire un’esperienza unica e divertente. Un “tutto” che nasce dall’estro di Manuel e che ne rappresenta l’originale personalità, non solo come ristoratore ma anche come un’artista artigiano che cerca, rigenera, modifica e ricrea.
Se mangiare e bere bene sono già un buon motivo per riunirsi con gli amici; farlo divertendosi con il temperamento del vero toscano burlone e un pò rozzo, può essere l’incentivo per una serata del week end o di un pomeriggio di domenica: completi.
Non si tratta di atteggiamenti ignoranti, come si potrebbe pensare in un primo momento, ma del vero trash, divertente anche per un bambino, infatti, qui saranno tutti gentili ed educati benché alla mano. Il giovane personale che gestisce le sale e la cucina serve in modo informale la clientela, tutto qui, e lo fa nell’originale divisa creata da un sacco di juta che un tempo conteneva il caffè.
È come entrare a Narnia per accedere alle sale si passa dall’armadio, si paga prima 22 euro, così chi alza il gomito può dimenticarsi sereno ogni cosa e una volta al tavolino, apparecchiato con le tovaglie di pizzo di plastica della nonna e la posateria tutta diversa, gli arriva la “flebo diVina” che poi è un clistere, per ora, e il succo di uva della zona di Bolgheri con il “rotolo” per pulirsi la bocca ( non possiamo spoilerare tutto).
Dunque, Manuel è il creativo ( lo incontreremo di nuovo come artista) e gode del sostegno della famiglia e dello storico amico Federico, l’idea è stata quella di creare un ambiente alternativo fatto di idee divertenti e di riciclo artistico, offrendo al contempo una mostra interattiva, tant’è che un tavolo è all’altalena.
In un bel cappello di paglia “il pane e le schiacciate rigorosamente fatte da noi: – dice Federico, e continua mentre ci porge una fiala di amaro:- “volutamente il personale è giovane, anche in cucina, libero di esprimersi. Al momento siamo appena partititi e stiamo sperimentando soluzioni di servizio e primi piatti. All’inizio si pensa sempre di non essere pronti, l’11 novembre scorso sould out; per l’apertura è stata dura ma soddisfatti.
Manuel (in foto) ci mostra alcune idee e l’entusiasmo per questa impresa, ed è chiaro:- “il desiderio è quello di migliorare sempre, infatti siamo in attesa di…sorprese che per ora non svelo” e conclude .
Dall’antipasto con sette gustose pietanze servite su una tegola, ai due primi che escono caldi da una lavatrice per essere serviti in ciotole, fino al dolce, al caffè, all’ ammazzacaffè compreso nel prezzo, la creatività e’ in circolo e le risate irradiano creando un’energia leggera.
E chi vuole o per feste e compleanni, può cenare nelle salette più riservate. Ogni angolo del ristorante è un ambiente diverso, per certi aspetti ironico-fiabesco e l’esperienza è garantita. “Occosavoidipiu’” per il 2023 è aperto solo nei weekend e la domenica a pranzo solo su prenotazione al numero +393533339034 o attraverso le pagine social .
(foto di Elisa Heusch)