Il nuovo sistema, chiamato California, acquisisce più dell’80 per cento della retina all’interno di un’unica immagine panoramica
Uno strumento per la scansione della retina a campo ultra ampio è stato messo a disposizione del reparto di Oculistica dell’ospedale di Livorno guidato dal primario Vito Giudice.
Il nuovo sistema, chiamato California, acquisisce più dell’80 per cento della retina all’interno di un’unica immagine panoramica, un notevole miglioramento rispetto ai sistemi tradizionali che generalmente permettono acquisizioni con un campo molto inferiore.
“Si tratta di uno strumento di ultima generazione – spiega il direttore UOC Oculistica, Vito Giudice – che allinea il nostro reparto a quanto di più moderno si possa trovare nel settore. Il dispositivo viene definito “a campo ultra ampio” perché può catturare con una sola immagine fino all’82 per cento della retina sensoriale e della coroide, quindi anche nelle loro parti periferiche. La nuova tecnologia, permettendo di vedere un campo molto maggiore, consente di rilevare anche i segni precoci di patologie presenti sulla retina e quindi trattare con maggior tempestività ed efficacia patologie oculari retiniche importanti come la degenerazione maculare senile, la retinopatia diabetica o altre patologie tumorali coroideali, promuovendo così la salute del paziente.
Tutto questo però non sarebbe possibile se in reparto non fossero presenti professionalità con capacità specifiche. Essendo infatti concepito per specialisti vitreo-retinici e oculisti che eseguono angiografie con le nuove modalità di imaging come l’autofluorescenza, la fluorangiografia e l’angiografia con verde di indocianina, è destinato ad essere utilizzato, esclusivamente, nell’ambito di attività clinica oftalmologica, da parte di medici specialisti esperti nelle patologie retiniche come i dottori Vincenzo De Napoli, Giovanni Caponi e Dario Giorgio che abbiamo in forza al nostro reparto. Per questa importante innovazione tengo molto a ringraziare la direzione aziendale, il direttore di dipartimento Andrea Carobbi e il direttore dell’Area Testa-Collo, Orazio Santonocito che hanno supportato il percorso che ha portato all’acquisizione dello nuovo strumento”.
“L’arrivo della strumentazione – dice il direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – conferma la volontà espressa più riprese da parte della direzione di investire nella attuale struttura ospedaliera di Livorno, mantenere le attività presenti e avviarne nuove di livello avanzato. La progressiva e contemporanea crescita di competenze professionali e di tecnologia a disposizione fa del reparto livornese un importante punto di riferimento nel settore per la popolazione al pari dei centri più avanzati”.