Il Partito Democratico di Livorno sotto accusa per la presunta creazione di una scuola elitaria, un attacco ribadito da Potere al Popolo
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
“La presidente della provincia di Livorno Sandra Scarpellini del Partito Democratico ha annunciato in un’intervista del Tirreno del 15 Novembre un possibile nuovo provvedimento da prendere nei confronti delle scuole superiori. Un nuovo provvedimento che, la presidente, a parole, non vuole definire a numero chiuso ma che di fatto lo sarà.
La provincia parla infatti di porre un argine alle iscrizioni per i Licei Cecioni ed Enriques in quanto non riesce a trovare soluzioni adeguate per gli studenti e le studentesse. Noi riteniamo che questa sia una scelta dannosa ed elitaria per il mondo dell’istruzione pubblica.
Infatti dopo anni in cui queste scuole hanno ricevuto fondi a scapito degli altri licei che si sono trovati a rischio con le iscrizioni, la provincia si è accorta solo ora dei danni provocati, e cerca di rimediare con una soluzione inefficace che priva gli studenti della libertà di scelta e del diritto allo studio in scuole adatte e allo stesso livello di innovazione. Inoltre ci chiediamo quale sarà la modalità con cui si sceglieranno gli studenti e le studentesse che potranno iscriversi alla scuola, visto che tali modalità saranno scelte dalla scuola stessa e che quelle utilizzate già in alcune scuole superiori a Livorno si basano su consigli dati da docenti delle scuole medie. Consigli, forniti appunto, in base ai voti e alla predisposizione di ragazzi di 13 anni ancora in fase di formazione.
Come Potere al Popolo ribadiamo la nostra vicinanza agli studenti e il nostro sostegno alle loro legittime rivendicazioni; la strutturale mancanza di spazi in un’istituzione di così grande importanza per la comunità tutta è un fatto gravissimo, sia sul piano formativo che su quello sociale e collettivo. Per questo come Potere al popolo ci impegneremo a realizzare una mappatura degli spazi a disposizione presenti in città che siano reimpiegabili al servizio della comunità scolastica, dalla realizzazione di classi a quella di spazi autogestiti dagli studenti, nell’ottica non solo di risolvere strutturalmente questa situazione di costante disagio e disservizio, ma anche promuovendo un’idea diversa di come le istituzioni scolastiche possano integrarsi nel tessuto sociale cittadino, a partire dalle esigenze di chi le vive ogni giorno.
In contemporanea chiediamo alla Provincia di agire come dovrebbe in quanto istituzione pubblica: garantendo il diritto al buon funzionamento e al miglioramento costante delle istituzioni scolastiche.
Vedremo cosa voterà nel prossimo Consiglio Provinciale il Partito Democratico riguardo a questa idea strampalata della presidente piddina Scarpellini. Se voterà seguendo la sua proposta di una scuola elitaria dove solo i migliori possono scegliere la loro formazione, e chi magari giovane tredicenne ancora un po’ più acerbo, dovrà restare indietro e non avere la possibilità di scegliere il proprio futuro, oppure se pensano che la scuola debba formare tutti allo stesso modo, dando a ogni bambino la possibilità di emergere e formarsi secondo le sue inclinazioni, i suoi sogni e le sue aspettative.
Perché questa divisione che viene spacciata per merito (cosa comunque bruttissima quando parliamo di bambini di 13 anni), in realtà è una divisione classista basata molto sulle condizioni economiche delle famiglie, su quanto tempo libero i genitori hanno da dedicare all’istruzione dei figli o se lavorano tutto il giorno, pensiamo poi alle seconde generazioni di migranti che magari non riescono ad avere un aiuto dai genitori e fanno molta più fatica a quell’età perché magari in casa si parla un’altra lingua e i genitori hanno una formazione più deficitaria.
Insomma, tutto ciò ci sembra il primo pericoloso passo per la creazione di una scuola di Serie A e una di Serie B.”
Poter al Popolo Livorno