Casani: “Dobbiamo molto alla dottoressa Capovani questo reparto era un po’ la sua casa. Vi aveva portato il suo entusiasmo e la sua energia attraverso tante iniziative”
L’Azienda Usl Toscana nord ovest ha intitolato a Barbara Capovani il Servizio di psichiatria diagnosi e cura (Spdc) di Pisa. Con una cerimonia semplice e sentita è stata scoperta la targa con il nome della psichiatra, vittima lo scorso aprile di una violenta aggressione all’uscita dal reparto in cui lavorava, nel complesso ospedaliero di Santa Chiara.
Barbara aveva 55 anni e il suo impegno per il lavoro e la sua figura professionale sono stati ricordati davanti a tantissime persone, colleghi e colleghe, operatori sanitari, amici e alle autorità.
La cerimonia è stata aperta da Simona Elmi, stretta collega di Barbara Capovani, responsabile facente funzione del Servizio di psichiatria diagnosi che da oggi porta il suo nome.
“L’Spdc era il reparto che Barbara aveva contribuito a far nascere – ha detto Elmi – e quindi è giusto che da oggi sia il suo reparto”.
“Vorrei rammentare come Barbara, dentro e fuori dal reparto, da vicino e da lontano, direi oltre il mestiere, aveva una passione vera, profonda, intima e fortissima per la buona psichiatria – ha proseguito Elmi – e quindi questa targa, oggi, non è solo un nome. E’ ricordo per noi, conoscenza per i giovani colleghi, monito per tutti. Con l’augurio che in questo reparto e in tutto il nostro servizio, si continui il lavoro fin qui compiuto da Barbara”.
Hanno poi preso la parola Sabina Ghilli, direttrice della Società della salute di Pisa, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che ha ricordato come Barbara rappresenti il simbolo autentico della buona sanità, della sanità pubblica, Michele Conti, sindaco di Pisa, e Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest.
“Dobbiamo molto alla dottoressa Capovani – ha detto Casani – questo reparto era un po’ la sua casa. Vi aveva portato il suo entusiasmo e la sua energia attraverso tante iniziative”.
“Come Azienda – ha poi aggiunto Casani – lavoriamo costantemente per contrastare le aggressioni al personale, ma i numeri sono preoccupanti. Solo nel 2023, in tutta l’Azienda USL Toscana nord ovest abbiamo già registrato 480 segnalazioni di aggressioni e l’anno non è ancora finito”.
Nello specifico di Pisa, solo nei primi quattro mesi del 2023, sono state 25 le aggressioni al personale sanitario, di cui 10 solo nel reparto di Spdc.