L’uomo condannato per i reati di “appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, truffa, falsificazione di documenti, insolvenza fraudolenta”
Il 1° novembre scorso, i poliziotti della Questura di Livorno hanno arrestato un 50enne livornese ricercato dalle Autorità tedesche in quanto condannato per i reati di “appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, truffa, falsificazione di documenti, insolvenza fraudolenta” (nr. 77 imputazioni complessive) commessi a Ulm, in Germania, da agosto 2017 ad aprile 2021.
Il giorno precedente, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia aveva comunicato che a carico del predetto era pendente un mandato di arresto europeo da parte della Germania, poiché la condanna alla pena di due anni e mezzo di carcere era divenuta definitiva.
Subito gli investigatori della Squadra Mobile si attivavano nelle ricerche del condannato, che veniva rintracciato nei pressi della chiesa di Stagno. L’uomo veniva quindi tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale “Le Sughere” di Livorno, ove dovrà scontare una pena residua di 592 giorni di detenzione.
Infatti, dopo l’arresto in Germania, aveva già scontato lì un periodo di c.d. pre-sofferto, per poi rifugiarsi in Italia, dove l’anno scorso gli investigatori livornesi lo avevano già arrestato in esecuzione di un analogo mandato di arresto europeo tedesco, ma gli erano state applicate misure cautelari “minori”. Ora che la condanna è divenuta definitiva, si sono aperte per lui le porte del carcere.
FONTE: QUESTURA DI LIVORNO