Ad aderire a questa prima fase sperimentale del progetto saranno due Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) delle quattro esistenti nel Comune di Livorno
È stato presentato questa mattina il nuovo percorso dedicato alle complicanze del paziente diabetico che sarà assicurato all’interno della Casa della Salute di Via del Mare di Livorno e riguarderà inizialmente gli assistiti di due Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) di Livorno per un un totale di oltre 60mila persone.
“Con questo nuovo percorso – spiega Graziano Di Cianni, direttore Diabetologia Azienda USL Toscana nord ovest e primario del reparto livornese – viene compiuto un altro passo avanti per la realizzazione della medicina di prossimità che prevede offerte all’interno dei distretti specificatamente dedicate ai pazienti cronici e basate su una sinergia funzionale tra medici di famiglia e specialisti. Grazie alla nuova organizzazione riceveremo le segnalazioni direttamente dai medici di famiglia e organizzeremo nella Casa della Salute di Ardenza esami di primo livello riservando agli ospedali accertamenti ambulatoriali più impegnativi come quelli per le patologie del piede diabetico o del diabete gestazionale”.
“La Casa della Salute di Via del Mare – dice Cinzia Porrà, direttrice Zona Distretto Livornese – con questa offerta consolida il suo ruolo di centro di cura e prevenzione per il diabete affiancando all’ambulatorio per l’obesità, aperto nei mesi scorsi, questo nuovo servizio svolto in collaborazione con vari specialisti come oculisti, endocrinologi, medici dello sport e altri. Viene così confermata la scelta di portare all’interno delle strutture territoriali servizi svolti fino ad oggi in ambito esclusivamente ospedaliero e soprattutto la volontà di offrire una rete multiprofessionale sempre più diffusa e vicina, anche fisicamente, alle esigenze dei cittadini”.
Ad aderire a questa prima fase sperimentale del progetto saranno due Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) delle quattro esistenti nel Comune di Livorno. “Inizialmente saranno sessanta i medici di famiglia – confermano Massimo Angeletti e Matteo Brunu, coordinatori delle Aft coinvolte – ad essere inseriti nel percorso con una ricaduta diretta su oltre 60mila assistiti. Nei prossimi mesi la possibilità sarà poi estesa anche a tutti gli altri colleghi. Il percorso prevede che il medico di famiglia faccia una segnalazione via email relativa alla condizione del proprio assistito che a quel punto sarà contattato direttamente dal Cup per prenotare una visita diabetologica o altri accertamenti su agende riservate. Il paziente, salvo condizioni cliniche particolari che dovessero emergere, resterà in carico al medico di famiglia che si occuperà di monitorare l’andamento della patologia cronica. Si realizza in questo modo una delle indicazioni espresse nella Missione 6 del Pnrr relativa al rapporto tra case di comunità e presa in carico dei cittadini”.
Soddisfazione per la novità è stata espressa anche da parte di Renato Galli, direttore dell’Area Cerebro Cardio Vascolare dell’Azienda USL Toscana nord ovest: “Si tratta di un’esperienza importante che porterà professionisti ospedalieri e territoriali a collaborare tra loro creando una sinergia virtuosa. L’esperienza livornese una volta consolidata potrà sicuramente essere esportata in altri territori e soprattutto applicata anche ad altre patologie croniche”.
Alla presentazione sono intervenuti anche Vito Giudice (direttore Oculistica Livorno), Paola Orsini (responsabile ambulatorio obesità), Francesco Gazzetti(consigliere Regione Toscana), Milli Caschili (direttrice Cure Primarie Livorno), Pasquale Cognetta (presidente Ordine dei medici Livorno), Claudia Sannino, Michela Bianucci e Marcella Zingoni (responsabili infermieristiche).