Rampe leggere e amovibili per i disabili a disposizione gratuitamente per i negozi
Si chiama “Uno scivolo per la libertà” ed è un progetto teso a dotare i negozi di una rampa all’ingresso per agevolare l’accesso delle persone in sedia a rotelle.
Il progetto vede coinvolti, insieme al Comune di Livorno e alla Consulta delle Associazioni del Comune, Confesercenti, Cna, Confcommercio, e si avvale del contributo di Olt-Offshore LNG Toscana.
Ne hanno parlato alla stampa gli assessori Andrea Raspanti (Sociale) e Rocco Garufo (Commercio), insieme a Sandra Biasci presidente della Consulta delle Associazioni, Francesco Martinelli che ha curato il progetto grafico e in rappresentanza del Tavolo delle disabilità della Consulta delle Associazioni, e i rappresentanti di Confesercenti, Cna, Confcommercio, Olt.
In pratica è stato costituito un fondo, sia con le risorse messe a disposizione da Olt (10mila euro) che con quanto raccolto con la manifestazione di beneficenza “Perchè il Goldoni è il Goldoni”, per acquistare rampe amovibili che i negozianti possono richiedere gratuitamente sia alle loro associazioni di categoria che alla Consulta delle associazioni.
Dotare il maggior numero possibile di negozi cittadini di scivoli consentirà anche ai disabili di essere liberi di fare acquisti dove e quando vogliono.
I primi negozi che hanno aderito sono Supershoes e bar Giglio in via del Giglio, AlePizza in Venezia e TreC Arredi in via San Matteo, e in via Ricasoli Swatch, Avelardi Gioielli e Jango Style . L’obiettivo è contattare tutta la città.
Andrea Raspanti: “L’obiettivo è molteplice: da una parte sostenere le persone con disabilità nella loro possibilità di accedere agli esercizi commerciali, dall’altra parte sostenere gli esercizi commerciali nello sforzo di adeguare le loro strutture in maniera semplice ed economica, ma forse quello più importante di tutti è quello di fare cultura, far capire come bastano piccoli gesti per fare una grande differenza nella vita delle persone”.
“La libertà delle persone, il cambiamento, dipendono da tanti piccoli elementi che sono nelle disponibilità a volte di ognuno di noi e che soltanto uno sforzo di comunità può davvero fare la differenza. Quindi non solo le istituzioni, non solo le associazioni del terzo settore, non solo le associazioni di categoria, non solo il mondo industriale, ma tutti questi soggetti insieme possono davvero far fare un salto di qualità alla nostra comunità”.
Rocco Garufo: “Ringrazio tutti gli attori che si sono messi in campo e molto generosamente hanno contribuito alla realizzazione di un progetto che è in una fase iniziale ma che, comunque, ha una importanza notevole”.
Giovanni Giorgi ( Amministratore Delegato Olt): “Come Olt siamo contenti ed orgogliosi di poter partecipare a queste iniziative che ormai portiamo avanti da tanti anni. L’anno scorso il taxi inclusivo, quest’anno questo iniziativa degli scivoli amovibili. Negli anni abbiamo convogliato le risorse delle varie sponsorizzazioni che avevamo tutte verso il sociale o l’ambiente”.
Sandra Biasci presidente della Consulta delle Associazioni: “Sono davvero contenta che questo progetto sia finalmente partito perché siamo nettamente in ritardo sotto gli aspetti dell’accessibilità. Questo è un tassellino che si è andato ad aggiungersi al taxi inclusivo che è stato davvero una novità per la città di Livorno. Fare una città inclusiva e totalmente visitabile anche da persone che vengono da fuori, considerato anche il movimento croceristico, è molto importante; è essenziale che chi arriva da fuori abbia un segnale dell’inclusività della città”.
Francesco Martinelli Tavolo disabilità della Consulta: “Con queste rampe, che hanno un costo irrisorio, risolviamo anche in maniera economica il problema delle barriere architettoniche che so avere per i commercianti un costo abbastanza alto da sostenere. Crediamo, con questa soluzione, di poter sopperire al problema dell’accessibilità che purtroppo è un problema presente a Livorno”.
Annalisa Coli (Confesercenti): “Questo progetto ci dà la possibilità di sperimentare direttamente, in modo semplice, un modo per risolvere un problema che altrimenti, molto spesso, la burocrazia disincentiva molto alla soluzione. A volte, insieme, si può anche provare a superare qualche piccola difficoltà che altrimenti rischierebbe di diventare insormontabile”.
Alessandro Longobardi (Cna): “Fornire l’opportunità alle persone con ridotta mobilità di entrare in un negozio non è un atto di pietà o un favore che facciamo a queste persone. Oltre ad essere un atto di civiltà è semplicemente capire che queste persone sono consumatori come tutti gli altri”.
Giorgio Maio (Confcommercio) ha espresso l’augurio che vi sia un allargamento del progetto
Valerio Vergili (Garante per la Disabilità del Comune di Livorno): “Siamo arrivati in fondo ad un processo di civiltà e soprattutto di libertà perché, quando sono andato a fare le prove di queste pedane nei negozi mi sono sentito libero: le più volte invece dovevo rimanere fuori dal negozio. La speranza è che maggioranza dei negozi siano accessibili perché i soldi delle persone con disabilità fanno girare l’economia nella stessa misura delle altre persone”.