Nel piano coinvolte scuole, associazioni di promozione sociale e sportive
Il Comune di Livorno è stato ammesso alla concessione di un contributo per la realizzazione del progetto “Non solo bulli”, presentato in partenariato con l’Associazione Il Sestante Solidarietà APS, l’Istituto comprensivo Micheli-Bolognesi e l’Istituto comprensivo G. Bartolena e due associazioni sportive, Pallacanestro Don Bosco Livorno e Atletica Libertas Unicusano Livorno.
L’Amministrazione Comunale, impegnata nel generare politiche di sostegno e supporto alla crescita del benessere della salute dei giovani, ha infatti partecipato, come soggetto promotore, all’avviso pubblico emanato dalla Regione Toscana per la concessione di contributi agli enti locali per la realizzazione nelle scuole e nelle associazioni sportive di progetti in materia di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
A breve sarà sottoscritta una convenzione tra i partner per condividere le azioni del progetto che dovranno essere realizzate in orario scolastico e in orario extrascolastico e prevedere attività di sensibilizzazione ed informazione rivolta non solo agli studenti ma anche al personale scolastico ed ai genitori per quanto riguarda la scuola così come agli atleti, agli allenatori e ai genitori all’interno degli ambienti sportivi in cui i fenomeni del bullismo e cyberbullismo possono svilupparsi.
“I più recenti dati relativi allo sviluppo dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, attestano – commenta la vicesindaca con delega alle Politiche Giovanili Libera Camici – la loro significativa e crescente diffusione, anche in Toscana. Gli effetti dannosi di tali comportamenti hanno implicazioni sociali molto ampie, sia per le vittime che per gli autori con conseguenze negative che possono protrarsi fino all’età adulta. Il nostro obiettivo è quello di fornire competenze e strumenti per identificare i fattori di rischio dello sviluppo di questi fenomeni così come i fattori protettivi. Questo per potenziare la capacità di gestione dei conflitti ed incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani come promotori del cambiamento, soprattutto attraverso la costituzione di un gruppo di ‘Peer Support’ che potrà affiancare gli operatori del progetto seguendo un’ottica di peer tutoring”.