Sul palco anche Giovanni Caccamo, con il suo manifesto del cambiamento
Ancora tanti i messaggi lanciati ai giovani dal palco, attraverso i vari ospiti che si sono avvicendati nella seconda parte della sessione pomeridiana. Da Ludovica Nasti a Cristina Manetti, da Alec Ross ad Aurora Ramazzotti, passando per Anna Parlagreco e Giovanni Caccamo.
Ludovica Nasti, tra i volti più promettenti del cinema italiano grazie al personaggio di Lila nella serie ‘L’amica geniale’ ha insistito sul concetto di “affrontare tutto, quando è possibile, con il sorriso, l’arma vincente”. E, rivolgendosi ai partecipanti dell’evento, “non smettete mai di rincorrere i vosti sogni”, concludendo con un ringraziamento alla Regione per “trattare temi così importanti e per mettere al centro i giovani”. Insieme a lei Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione che, dopo aver annunciato la prossima apertura del bando da 3 milioni per incentivare produzioni cinematografiche in Toscana, si è soffermata sulla seconda edizione della ‘Toscana delle donne’, che aprirà il prossimo 29 novembre.
“Tante occasioni di confronto su temi che riguardano le donne. Un modo per puntare i fari sulla parità di genere e sulle politiche che una regione può portare avanti per aiutare il ruolo delle donne nella nostra società. Vorrei infine dedicare un minuto a Narges Mohammadi, in questo momento in carcere, in lotta per tante donne, quest’anno insignita del Nobel per la pace. L’anno scorso la Toscana ha scelto di stare accanto a tutte le donne iraniane. Narges è un simbolo di questa battaglia e deve esserlo anche per noi”.
Alec Ross, americano, professore universitario e pioniere dell’innovazione, operando fianco a fianco prima con Barack Obama e poi con Hilary Clinton, ha imparato alcuni valori da applicare al proprio modo di lavorare. “L’umanesimo, che deve essere la chiave che guida nel concepimento di innovazioni e nello sviluppo di tecnologie, qualcosa che è insito nel carattere italiano. Chi vuol lavorare in questo settore deve valorizzare questo legame. Poi la diversità, che porta sempre qualcosa di buono. Come gli immigrati che non vanno visti come un problema ma anzi come una risorsa. In questo ambito inserirei anche le donne, le risorse più sottovalutate nell’economia italiana, vanno creati più spazi per loro. L’ottimismo: solo gli ottimisti cambiano il mondo. i pessimisti piangono nel loro caffè e lamentano un mondo immaginato creato e gestito dagli ottimisti”.
Tutela dell’ambiente e contrasto alla violenza delle donne. Anche salute mentale. Per Aurora Ramazzotti “passiamo gran parte dell’esistenza a cercare di piacere agli altri, quando in realtà lo sforzo più grande che dobbiamo fare è su di noi, lavorare su di noi per piacere a noi stessi. Ansia e depressione oggi – ha aggiunto – non sono un tabù tra i giovani e mi auguro che il tema della salute mentale si possa portare sempre più nelle scuole”. Ed infine i social “.Tik tok è una fonte di informazione seria: nel senso che puoi attingere alle esperienze reali degli altri. E non c’è niente di più empatico che avere una informazione da una persona che sta vivendo la tua stessa esperienza”.
Anna Parlagreco elicotterista dell’elisoccorso Pegaso, ha raccontato di una passione nata a 7 anni dopo aver ho conosciuto un pilota amico di famiglia. Più di trecento voli l’anno a salvare vite. “Le difficoltà – ha spiegato – non sono mancate. In un mondo che parla per maggior parte al maschile sono tanti gli stereotipi che ho dovuto fronteggiare. Ma era il mio sogno, volare mi rilassa”.
Il cantautore Giovanni Caccamo ha raccontato la sua esperienza, di come ha conosciuto Franco Battiato e lavorato con tanti personaggi importanti per arrivare a realizzare un disco ‘Parola’ in cui ogni canzone è ispirata a un testo di letteratura fino al suo manifesto per il cambiamento, coinvolgendo tanti personaggi tra cui Liliana Segre, Patti Smith, Michele Placido, Willem Dafoe. “In questo mestiere ho imparato che è importante percepire la responsabilità dialettica di comunicazione che abbiamo attraverso la musica e le canzoni, potendo lanciare messaggi e valori”. Il progetto di ‘Parola’ “ha creato ponti generazionali tra i giovani e le storie che ci hanno preceduto. Poi ho dedicato tre anni ad ascoltare i giovani chiedendo cosa cambierebbero nella società. Le risposte sono state migliaia e 60 sono state raccolte in un manifesto di cambiamento che il 26 ottobre consegneremo ai parlamentari italiani. C’è speranza ragazzi, dobbiamo sempre riuscire a rivolgere lo sguardo verso la luce anche se flebile”
A concludere la sessione i protagonisti di Firenze Race Team, E-team Squadra corse e Ingegneria Italia e l’esibizione dei Colla Zio.