Strumentazioni operatorie di ultima generazione, trasporto tramite robot dei materiali e una nuova logistica dei flussi di entrata e uscita sono stati al centro degli ultimi incontri di presentazione e definizione del Nuovo Ospedale
Strumentazioni operatorie di ultima generazione, trasporto tramite robot dei materiali e una nuova logistica dei flussi di entrata e uscita sono stati al centro degli ultimi incontri di presentazione e definizione del Nuovo Ospedale di Livorno organizzati dalla “Cabina di Regia”, il team di supporto al processo di progettazione e partecipazione. Dopo gli incontri con gli operatori della Radiologia e della Medicina Nucleare è stato il turno di sanitari protagonisti del Blocco Operatorio tra i quali anestesisti, chirurghi, infermieri, tecnici e molti altri.
“Gli incontri svolti fino ad oggi sono stati molto ricchi di spunti – ha spiegato il direttore del presidio ospedaliero di Livorno Luca Carneglia – per la progettazione del nuovo ospedale. I nostri operatori stanno lavorando con disponibilità fornendo un supporto di grande competenza e professionalità nella definizione della nuova struttura che andrà ad accoglierli. Lo sforzo di questo momento è quello di immaginare la sanità del futuro alla luce di quelle che sono le prospettive e le condizioni attuali.
Per questo ben vengano tutte le indicazioni e osservazioni da chi ogni giorno lavora nei reparti affinché possano condurci a una definizione condivisa e più dettagliata del nuovo ospedale.Livorno ha bisogno di una struttura in cui sia garantita l’applicazione dei moderni processi di diagnosi e cura dei pazienti. Il nostro obiettivo è dunque quello di mettere a disposizione della comunità un ospedale sicuro, efficiente, accogliente e che faciliti il lavoro degli operatori. Si tratta di un’occasione unica per dotare questa città di una nuova struttura che risponda, dal punto di vista tecnologico e architettonico, alle esigenze di una medicina in rapida evoluzione e che possa lavorare in rete con gli altri ospedali di area vasta”.
Nei prossimi giorni continueranno gli incontri tenuti dall’architetto Massimo Moglia, progettista dello studio Rossiprodi di Firenze risultato vincitore del concorso di progettazione, alla presenza del Responsabile Unico del procedimento (Rup), Riccardo Casula, con i gruppi di professionisti suddivisi nei vari percorsi (oncologico, materno infantile, infettivo ecc) in modo da poter affrontare con loro le singole specificità di ciascun settore.