Prossimamente il via ad avvisi per 63 milioni: interessate migliaia di famiglie con persone vulnerabili o non autosufficienti
Si apre formalmente l’iter per l’utilizzo delle risorse Fse (Fondo sociale europeo) 2021-2027 da destinare a due grandi ambiti del sociale: i servizi di accompagnamento al lavoro per persone vulnerabili e gli interventi a sostegno dei servizi di cura domiciliare per persone non autosufficienti o con forte limitazione dell’autonomia.
La giunta regionale, su proposta dell’assessora al sociale Serena Spinelli, ha infatti approvato le linee d’indirizzo degli avvisi pubblici relativi alla prima tranche di interventi: sono state così’ gettate le basi per i primi due avvisi che verranno pubblicati tra la fine di quest’anno e i primi mesi del 2024.
Complessivamente il budget di risorse comunitarie destinate a questi due ambiti è di oltre 108 milioni di euro, con una crescita sostanziale rispetto alla programmazione precedente (che era di 90 milioni); le linee di indirizzo approvate dalla giunta riguardano la prima tranche triennale, per un importo complessivo di circa 63 milioni (di cui 37,5 per i servizi di accompagnamento al lavoro) e 25,7 per i servizi di assistenza domiciliare).
Nel testo approvato si evidenzia una complessiva continuità rispetto alla programmazione precedente con alcune innovazioni relativa alla durata dei progetti, estesa da 2 a 3 anni, per dare più certezze e solidità alle amministrazioni richiedenti, e alla loro predisposizione nella quale un ruolo importante ce lo avranno gli enti del terzo settore, che potranno affiancare le Società della salute e gli enti locali con interventi di coprogrammazione e coprogettazione.
Vastissima la platea coinvolta: nella precedente programmazione sono stati oltre 10.000 i soggetti disabili o svantaggiati che hanno potuto essere sostenuti nell’accompagnamento al lavoro, mentre migliaia di famiglie hanno potuto usufruire degli interventi per sostenere la presenza presso il proprio domicilio di persone non autosufficienti o a rischio non autosufficienza.
“Con l’approvazione delle linee di indirizzo – ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – abbiamo messo le basi di un edificio di fondamentale importanza nella costruzione delle politiche sociali regionali dando continuità a un percorso che, in questa programmazione non solo viene confermato, ma rafforzato”.
“Entrambe le azioni previste – ha evidenziato Serena Spinelli – riguardano ambiti decisivi per la qualità della vita di persone particolarmente vulnerabili: la possibilità di essere seguite e curate a domicilio, nell’ambito familiare e nel proprio contesto di vita, e quella di essere inseriti nel mondo del lavoro, formandosi e comunque realizzando decisivi passi avanti sul piano della socializzazione e dell’integrazione”. “Abbiamo preparato il terreno a questi interventi – ha proseguito – con un’azione sul territorio sviluppata nei mesi scorsi e volta a far conoscere le potenzialità di tutta la programmazione del sociale e a invitare tutto il mondo del terzo settore a contribuire grazie alle attività di Coprogettazione e coprogrammazione previste dalla recente riforma del Codice del Terzo Settore. Ci auguriamo che questo impegno ci aiuti a perfezionare questi strumenti e a utilizzare nel modo più efficace le risorse disponibili nei prossimi anni”.
Servizi di accompagnamento al lavoro
L’intervento, così come presentato nelle linee di indirizzo, si propone di fare uscire le persone particolarmente vulnerabili da una condizione di fragilità e a rischio di esclusione sociale, attraverso l’attivazione di percorsi individualizzati che prevedano misure attive di inserimento sociale e lavorativo, quali l’orientamento, la formazione e l’accompagnamento al lavoro presso aziende reclutate sul territorio toscano.
I destinatari delle attività progettuali sono persone disoccupate o inoccupate in carico ai servizi socio-sanitari territoriali.
I progetti hanno come obiettivo migliorare l’occupabilità delle persone più fragili in carico ai servizi socio sanitari territoriali, permettendo loro di avviarsi verso un percorso di inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di Tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento da realizzarsi presso enti pubblici e privati.
Tutti i progetti dovranno prevedere l’erogazione di un’indennità di partecipazione calcolate sulle ore realmente effettuate di attività formative, laboratoriali e tirocinio fino ad un importo massimo di 500 euro mensili.
Servizi di sostegno alla domiciliarità
Le linee di indirizzo riguardano la presentazione di progetti finalizzati a sostenere la permanenza al proprio domicilio delle persone non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza.
Per ottenere questo obiettivo vengono previste quattro linee d’azione: la prima è relativa ai servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio garantendo una serie di interventi sanitari di tipo ospedaliero nel domicilio della persona, la seconda l’accesso a servizi anche innovativi di carattere socio-assistenziale per persone con diagnosi di demenza al fine di permettere loro di rimanere presso la propria abitazione e nel loro contesto di vita.
La terza azione finanzia l’erogazione di contributi economici per un assistente familiare regolarmente assunto con l’obiettivo di ampliare il servizio di assistenza familiare.
Infine la quarta azione sostiene l’accesso a servizi di carattere socio assistenziale ai minori disabili e servizi di sostegno alle loro famiglie.
Tutti gli interventi vengono realizzati attraverso la realizzazione di buoni servizio sulla base di piani individualizzati.