Verrà trattato principalmente il rischio alluvione: saranno presenti i volontari e le volontarie di Anpana, Croce Rossa Italiana, Associazione nazionale Polizia di Stato Anps, Misericordia di Livorno, oltre al personale della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco
Ridurre gli effetti dei rischi naturali è possibile: per questo, durante il prossimo fine settimana, tornano le giornate nazionali di “Io non rischio. Buone pratiche di protezione civile”, la campagna informativa sulle azioni che ciascun cittadino può adottare per ridurre il rischio in caso di terremoti, alluvioni, maremoti, eruzioni vulcaniche e incendi boschivi. Migliaia di volontarie e volontari di protezione civile animeranno i punti informativi predisposti in più di mille piazze di tutta Italia, dalle grandi città alle isole minori, per diffondere quella cultura della prevenzione che può fare la differenza per la sicurezza nostra e di chi ci sta intorno.
A Livorno l’appuntamento, coordinato dalla Protezione civile del Comune, è per sabato 14 ottobre in piazza Cavour. Dalle ore 8 alle ore 20 saranno presenti i volontari e le volontarie di Anpana, Croce Rossa Italiana, Associazione nazionale Polizia di Stato Anps, Misericordia di Livorno, oltre al personale della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
Verrà trattato principalmente il rischio alluvione e saranno distribuiti depliant informativi forniti dal Dipartimento Protezione Civile della Regione Toscana.
Diversi gli stand presenti, tra i quali quello dei Vigili del Fuoco. Ci sarà la tenda “Linea del Tempo” con la descrizione delle principali alluvioni avvenute storicamente in Toscana e la “Tenda dell’Alluvione” dove saranno esposti gli schemi su come agire prontamente in caso di allerta meteo, durante l’alluvione e dopo l’alluvione. I volontari cercheranno di coinvolgere i cittadini su questi temi, così come faranno i Vigili del Fuoco.
Al gazebo della Protezione Civile comunale sarà proiettato il cortometraggio del regista Amasi Damiani sui “bimbi motosi”, intitolato “Eroi che sanno di latte”, e dedicato ai ragazzi livornesi che si dedicarono a spalare fango negli attimi e nei giorni immediatamente successivi all’alluvione.
Le associazioni hanno anche realizzato un video con l’attore livornese Stefano Santomauro che invita a partecipare all’iniziativa. Il video è disponibile, insieme ad altri contenuti, sulla pagina facebook “Iononrischiolivorno”.
Altre informazioni sulla campagna nazionale “Io non rischio”
“Io non rischio” è una campagna di comunicazione pubblica sulle buone pratiche di protezione civile basata sulla sinergia tra scienza, volontariato e istituzioni, che si rivolge a tutti, con messaggi chiari e riconoscibili, per trasformare la consapevolezza in azione, 365 giorni l’anno. È promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Sul sito ufficiale www.iononrischio.gov.it e sui profili social della campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi, reperire informazioni utili e aggiornamenti sugli appuntamenti in programma.
«C’è un urgente bisogno di cultura della prevenzione − sottolinea il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio − che deve sempre più orientare anche le scelte quotidiane. La consapevolezza dei rischi e la conoscenza dei comportamenti corretti da adottare sono strumenti indispensabili attraverso cui la popolazione assume un ruolo attivo nella prevenzione dei rischi.
Anzi, a fronte delle tante tipologie di rischi che interessano il nostro Paese, tradurre la “cultura della prevenzione” in pratiche quotidiane, dalle scelte individuali e quelle che riguardano intere comunità è ormai una priorità non procrastinabile. Quando acquistiamo una casa, ad esempio, o quando iscriviamo nostro figlio a scuola dobbiamo domandarci quali rischi potrebbero interessare quell’area, cosa prevede il piano di protezione civile comunale, fare scelte consapevoli».