Ricerca della veracità livornese e accoglienza, queste sono le priorità per il gestore Andrea Turinelli
In un mondo in costante e rapida ricerca del nuovo e del moderno c’è chi decide di fermarsi per un momento e riflettere sulla vera natura della propria città: questo sentimento puramente livornese ha animato le scelte di Andrea Turinelli e Lisa Simonelli, compagni nella vita e nella guida del Barroccino, ormai celebre locale dedicato soprattutto agli aperitivi nel pieno centro di Livorno, in piazza Cavallotti.
- Andrea, raccontaci la vostra storia:
“Abbiamo iniziato quest’avventura in sinergia con la Barrocciaia” – racconta Andrea, serafico e sorridente – “e siamo convinti di aver dato una nuova vita ad una piazza che altrimenti avrebbe vissuto solo durante le sue ore mattutine, nelle ore del mercato.”
“La chiusura dei nostri “vicini d’attività” è stato uno shock, non solo per noi ma per le moltissime persone che in quest’area avevano trovato un punto di riferimento; nonostante questo abbiamo tenuto duro e non abbiamo abbandonato questo luogo, che per noi rappresenta un punto nevralgico dello spirito di questa città.”
“Ora stiamo assistendo al ritorno di molte attività nella piazza e nelle strade vicine, e mi hanno chiesto se non avessimo paura della concorrenza: al contrario, trovo bellissimo che un’area storica come quella in cui ci troviamo stia tornando a vivacizzarsi, soprattutto di sera.”
- Quest’area ha molto afflusso turistico: come lo vivete, e qual è l’impressione dei turisti stessi?
“E’ vero, c’è molta affluenza turistica e non solo. Io penso che un vantaggio di poter condurre questa attività proprio nella zona del mercato sia poter mostrare il volto vero di Livorno e dei livornesi, e questo i turisti lo percepiscono.”
“Da qualsiasi luogo provengano, sono in molti a dirmi: ho scelto Livorno perché qui vedo la vera anima della gente. Mi hanno detto che ormai molte città storiche toscane si sono spersonalizzate, come liberate dello spirito che le contraddistingueva: bene, questo a Livorno non è successo”
“Anche la scelta di sistemare i tavoli come in una rosa dei venti e di esporre le bandiere navali non è una scelta casuale: è il nostro retaggio di livornesi, la nostra eredità marinara. Soprattutto, le bandiere esposte non rappresentano nessun paese, bensì un linguaggio universale.”
- Se potessi realizzare un progetto in piazza Cavallotti, cosa chiederesti?
“Senza dubbio una miglior disposizione del mercato, in modo da permettere anche agli esercizi come il mio di poter aprire anche nelle ore del pranzo. So che c’è già un progetto in merito, e sono molto fiducioso nel futuro di questa piazza e del centro storico di Livorno in generale.”
Nel salutarci, Andrea mostra fieramente di essere tra i primi ad aver commercializzato l’amaro Artista di origine livornese, e con grande orgoglio afferma di servire solo prodotti di origine toscana, oltre al classico ponce.