L’uomo è stato denunciato per incendio boschivo colposo aggravato per aver arrecato pericolo alle aree protette del Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Nella serata del 30 settembre scorso un vasto incendio nella località Vallebuia del comune di Campo nell’Elba ha interessato circa 5.000 mq di bassa macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento sono state effettuate da personale dei VVFF e dell’unione di comuni montana Colline Metallifere, arrivate sul posto unitamente ai militari del Nucleo Carabinieri Parco che hannoavviato le indagini per risalire all’origine del rogo ed identificarne i responsabili.
I militari hanno individuato il punto di innesco dell’incendio, originatosi da un abbruciamento di materiale vegetale nella proprietà di un 62enne della zona ed hanno eseguito a suo carico un sequestro probatorio del materiale utilizzato per l’accensione del fuoco.
A consuntivo delle verifiche ed accertamenti svolti dai carabinieri della Stazione Parco di Marciana Marina, l’uomo è stato denunciato all’AG di Livorno per incendio boschivo colposo aggravato per aver arrecato pericolo alle aree protette del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
L’occasione è propizia per rammentare che la Regione Toscana ha istituito dal giorno 3 ottobre 2023 al giorno 22 ottobre 2023 lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi imponendo il divieto assoluto di abbruciamento su tutto il territorio regionale.
L’accumulo di combustibile vegetale, la continuità delle formazioni forestali, l’aumento delle zone di interfaccia urbano-foresta ed il cambiamento climatico accrescono il rischio potenziale per l’innesco e la propagazione di incendi forestali caratterizzati da elevata intensità e rapida espansione. Il cittadino, conscio del pericolo, può essere il protagonista della tutela dei boschi dal rischio incendi, rispettando rigorosamente il divieto. Quando la norma lo consentirà, andranno rispettate tutte le prescrizioni che regolano l’accensione di fuochi all’aperto, andando così ad incidere sensibilmente su quel 30% di incendi che la statistica regionale classifica come colposi, causati cioè da imprudenza o disattenzione.