“Basterebbe meno della metà dei soldi per tornare bellissimo ed efficiente ma nessuno ne parla”
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
“Vengono sbandierate “Mille Meraviglie” sul nuovo ospedale da quasi 250 milioni di euro. ma della sorte di spedali riuniti a cui probabilmente basterebbero meno della metà dei soldi per tornare bellissimo ed efficiente, nessuno ne parla.
Oramai da alcuni giorni vengono affermate e mediatizzate dall’amministrazione comunale nuovi mirabolanti particolari sul
nuovo ospedale, presentato come una sorta di “paese dei balocchi” della sanità pubblica e probabilmente lo è, ma non si
capisce se sul mero piano dell’ingente esborso di soldi pubblici… o sul piano del vero efficientamento dell’assistenza
sanitaria ai livornesi.
Perché una cosa salta all’occhio dei ben informati:
Per la ristrutturazione ad esempio dell’ospedale Niguarda di Milano, che si estende su un’area di oltre 335.000 metri quadri
con circa 1350 posti letto (dopo la ristrutturazione fatta in due step per non creare criticità sanitarie e conclusa nel 2013),
sono stati spesi circa 255 milioni di euro, perché i milanesi non hanno “solo la nebbia”, che pare si sia invece spostata a
latitudini più basse…, ma hanno soprattutto la lungimiranza di capire che un ospedale storico costruito negli anni 30’ come
quello di Livorno, peraltro molto simile nell’architettura, va ristrutturato e valorizzato e non abbandonato e mezzo demolito
(peraltro nella sua parte più nuova realizzata nel 2003…) come voluto fare i nostri amministratori.
Quindi, quanti soldi eventualmente ci vorrebbero per ristrutturare il nostro storico ospedale che si estende su un’area di
oltre 65.000 metri quadri (estendibile a 110.000…), comunque circa 5 volte più piccolo del Niguarda attualmente e dispone
di circa 460 posti letto ovvero circa 3 volte in meno di quelli del Niguarda?
Perché se la matematica non è un’opinione, al netto dell’inflazione, parrebbe comunque assai più conveniente “costruire il
nuovo ospedale all’interno dell’attuale struttura”, ed è quello che noi chiediamo di valutare.
Peraltro, tralasciando le note cervellotiche questioni (cementificare il Parco Pertini per rifarlo “chissà…” al posto di alcuni
padiglioni degli Spedali Riuniti), ad oggi, tranne gli sfavillanti rendering che ci propinano della nuova struttura, non ci dicono
nello specifico che tipo di specializzazioni sanitarie e servizi fornirà il nuovo nosocomio e che fine eventualmente farà
l’attuale bellissima struttura dell’ospedale storico; “misteri della fede insomma”.
Sempre più convinti che l’attuale amministrazione, per togliersi da possibili impacci anche giuridici (qualcuno prima o poi
potrebbe svegliarsi e chiedere conto di scelte, concedetecelo, un po’ controverse), farebbe meglio a fermare il progetto in
attesa dell’esito delle prossime elezioni comunali, una motivazione più che valida sotto molti punti di vista per ridiscutere il
progetto con la Regione.”