È stato tratto in arresto, dalla Polizia di Stato, per il reato di “tentato omicidio” ed indagato per i reati di “minaccia a pubblico ufficiale”,“danneggiamento aggravato”, “interruzione di pubblico servizio” e porto abusivo di “armi od oggetti atti ad offendere”
Gli Agenti della Squadra Volanti e della Polizia Giudiziaria-Anticrimine del Commissariato della Polizia di Stato di Rosignano Solvay, nella mattinata del 02 agosto scorso intervenivano presso la struttura sanitaria Usl Toscana Nord Ovest – “Casa della Salute”, di Rosignano Solvay, dopo che era giunta una chiamata sul numero di emergenza europeo 112, che segnalava la presenza di un uomo armato di coltello all’interno della stessa.
Gli agenti della Volante, primi a giungere sul posto, facevano irruzione in una stanza in cui l’uomo segnalato era stato bloccato da personale sanitario allertato dalle urla, che era riuscito a tenere a fatica la porta chiusa dall’esterno mentre veniva violentemente colpita dal predetto.
Lo stesso veniva prontamente immobilizzato dagli operanti e disarmato di un coltello da cucina che aveva nel frattempo riposto nel marsupio.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo aveva tenuto poco prima un colloquio in una stanza al secondo piano della struttura, in merito alla figlia affetta da problemi di salute, per i quali è seguita direttamente dai locali Servizi Sociali ed affidata ad un amministratore di sostegno.
Contrariato sulla decisione del trasferimento della figlia ad altra struttura più idonea rispetto a quella attuale, l’uomo inizialmente interrompeva il colloquio con le due assistenti sociali e si allontanava minacciandole di morte, dicendo di essere armato di coltello, dopo di che tornava sui suoi passi e faceva irruzione nella stanza impugnando un coltello da cucina.
Si scagliava contro una delle due donne, quella seduta dietro la scrivania, tentando di colpirla col coltello. La stessa, reagendo d’istinto e rapidamente, riusciva a spostarsi evitando di essere colpita e spingeva la scrivania verso l’uomo, che rimaneva bloccato per qualche secondo tra scrivania e muro, circostanza che consentiva alle assistenti sociali di riuscire a scappare fuori dalla stanza.
Allarmato dalle urla interveniva un altro dipendente Asl che riusciva a tenere la porta della stanza chiusa dall’esterno mentre esortava le persone presenti ad abbandonare il piano. Nel frattempo l’aggressore colpiva ripetutamente la porta con calci e pugni nel tentativo di uscire e in quel frangente giungevano gli agenti della Volante che facevano irruzione nella stanza immobilizzando e disarmando l’uomo.
Lo stesso è stato quindi tratto in arresto per il reato di “tentato omicidio” ed indagato per i reati di “minaccia a pubblico ufficiale”, “danneggiamento aggravato”, “interruzione di pubblico servizio” e porto abusivo di “armi od oggetti atti ad offendere”, mentre il coltello è stato posto in sequestro. Come disposto dall’Autorità Giudiziaria l’aggressore è stato associato alla Casa Circondariale “Le Sughere” di Livorno.
Solo grazie alla prontezza di riflessi delle assistenti sociali e del personale sanitario e all’immediato intervento dei poliziotti si sono evitate ulteriori conseguenze.