La cosiddetta “truffa dello specchietto” è una tecnica comunemente utilizzate dai malintenzionati che fa leva sulla sorpresa e sul senso di colpa della vittima, oltre che sul timore di vedersi aumentare il premio assicurativo
I Carabinieri del Comando Stazione di Stagno, al termine di una proficua attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno un 20enne del catanese gravemente indiziato di aver tentato di mettere a segno una truffa col la c.d. tecnica “dello specchietto”.
L’uomo, alla guida di una Volkswagen Golf nera, avrebbe simulato un sinistro stradale urtando l’auto di un impiegato 63enne livornese che stava transitando sulla variante Aurelia in direzione Pisa. Dopo aver sorpassato la Golf, il livornese ha avvertito un colpo metallico e poi ha notato che il conducente della Golf segnalava con i fari di fermarsi. Poco dopo il conducente della Golf ha lamentato di essere stato urtato da lui in fase di sorpasso e che aveva riportato dei danni, ragion per cui era necessario discutere di un risarcimento.
L’impiegato ha dovuto constatare che, in effetti, lo specchietto della Golf, a bordo della quale vi era anche un altro uomo, rimasto in disparte, era parzialmente rotto, ma non si è lasciato convincere, certo di non avere avuto alcuna responsabilità.
Insospettito poi dall’atteggiamento sempre più nervoso ed agitato dell’interlocutore, l’impiegato si è risolto per allontanarsi spontaneamente evitando che la situazione potesse degenerare per poi rivolgersi ai carabinieri che hanno subito avviato gli accertamenti sull’evento.
Benché in possesso di esigui elementi, grazie alla descrizione fornita dalla vittima e a vari controlli incrociati, i militari hanno abilmente identificato il conducente che, già noto per fatti analoghi, dovrà rispondere di tentata truffa e danneggiamento.
La cosiddetta “truffa dello specchietto” è una tecnica comunemente utilizzate dai malintenzionati che fa leva sulla sorpresa e sul senso di colpa della vittima, oltre che sul timore di vedersi aumentare il premio assicurativo.
Nel caso in cui si abbiano dubbi sulla pretesa risarcitoria, soprattutto quando riguarda richieste di denaro contante, il consiglio dell’Arma è contattare subito il 112 NUE (Numero Unico delle Emergenze) e richiedere l’intervento di una pattuglia.
La prospettiva spaventerà il truffatore che cercherà di evitarlo o si darà alla fuga.
In questi casi è importante cercare di memorizzare la targa dell’auto del truffatore o di annotarla quanto prima così da agevolarne l’identificazione.
Anche se la truffa non dovesse consumarsi, è sempre importante rivolgersi al 112NUE per segnalare gli eventi e consentire un rapido intervento delle forze dell’ordine.
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO