E’ il Presidente Giani a darne la notizia sui social: il progetto atteso da anni vede finalmente la luce
Secondo il recentissimo post social del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si è finalmente giunti al via libera per la realizzazione delle opere che garantiranno sia il rifugio che l’assistenza veterinaria h24 ad oggi mancante sul territorio dell’Isola d’Elba.
Ieri è stata infatti approvata in Consiglio Regionale la variazione di bilancio contenente, tra le altre voci, anche i 600.000 euro destinati a integrare i fondi già messi a disposizione dai comuni elbani; questo risultato è frutto di un atto presentato a dicembre scorso dal consigliere regionale Marco Landi (lega), il quale chiede adesso che i lavori siano avviati nel più breve tempo possibile.
Anni senza una clinica veterinaria
L’annosa questione dell’assenza di questo servizio sull’isola è stata al centro delle polemiche e delle attenzioni delle associazioni animaliste per lungo tempo: non solo l’Elba sembrerebbe avere un problema col randagismo di gatti e, in minor misura, cani, ma questa mancanza avrebbe causato molto più che semplici disagi.
Ricordiamo ad esempio il caso di Oscar, il cane deceduto sul traghetto per la terraferma dove stava venendo portato in cerca di cure veterinarie urgenti, o ancora la piccola randagia trovata in stato di deperimento che sarebbe poi morta dopo poche ore, nonostante gli sforzi degli animalisti.
Anche di fronte al risultato portato dal Consiglio Regionale, le polemiche a livello amministrativo difficilmente si fermeranno: come riporta LivornoToday del 23 maggio 2023, infatti, la clinica avrebbe già potuto essere aperta da tempo.
Nel 2014 fondi e progetti furono presentati dalla fondazione tedesca Bastet Stiftung, la quale decise a malincuore di ritirare la propria proposta nel 2020 a causa del generale disinteresse delle amministrazioni locali, dei biblici tempi burocratici e delle difficoltà interposte dagli stessi amministratori e progettisti che avrebbero perseverato negli anni ad ostacolare ogni proposta da parte dell’associazione.
Infine l’attenzione sul tema è stata sempre centrale per le associazioni animaliste, Animal Project in primis, che nell’ultimo decennio si è prodigata in ogni modo pur di garantire almeno il minimo livello di sicurezza per gli animali che loro stessi hanno dichiarato essere “intrappolati sull’isola”.