Non sono mancate le polemiche tra chi teme il tracciamento, chi grida al terrorismo e chi non sa come disattivarlo
Erano circa le 12 di oggi quando, quasi all’unisono, moltissimi cellulari in Toscana hanno emesso un rumore insolito e preoccupante: questo era il primo esperimento di IT Alert, che si può definire un successo.
Che la notifica dovesse suonare “preoccupante” è probabilmente lo scopo alla base di questo nuovo servizio, visto che servirà ad annunciare catastrofi imminenti, ma naturalmente non tutti erano al corrente di questo test e, va da sé, le polemiche non si sono fatte attendere.
Cos’è IT Alert e come disattivarlo
IT Alert nasce come servizio pubblico per la diramazione di messaggi di emergenza e risposta rapida alle catasrofi: è possibile disattivarlo, anche se è sconsigliato farlo, semplicemente cercando nel menù delle notifiche sul proprio smartphone con sistema IOs fino a trovare lo spazio dedicato agli “avvisi di emergenza” e disattivando l’interruttore. Per i sistemi Android vale lo stesso, ma l’applicazione si trova in “Sicurezza ed emergenza” – “Avvisi wireless di emergenza”.
Le polemiche dei cittadini
Una delle polemiche sollevate riguarda proprio il fatto che questo servizio sia stato integrato nei sistemi degli smartphone in silenzio e senza nessuna richiesta di autorizzazione: da ciò nascono le idee che lo scopo di IT Alert sia quello di tracciare le persone o addirittura promuovere campagne di terrore psicologico.
Per quanto riguarda il tracciamento, bisogna sapere che il servizio di allerta si aggancia ai ripetitori tramite “cell broadcasting”, una modalità di collegamento che esiste dai tempi del 2G. Questo significa che i dispositivi non solo non vengono tracciati (questa tecnologia non si avvale del GPS), ma che non sarebbe neppure possibile ricevere notifiche se ci si trova in zone sprovviste di campo, neppure in presenza di una rete wi-fi.
In risposta alle accuse di terrorismo, è importante capire che il servizio è stato attivato come risposta rapida di fronte alla catastrofi quali:
- maremoto generato da un sisma;
- collasso di una grande diga;
- attività vulcanica;
- incidenti nucleari o emergenza radiologica;
- incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso)
- precipitazioni intense.
L’allerta diramata attraverso la notifica sarebbe quindi tesa a mettere in guardia esclusivamente i cittadini dell’area coinvolta e solo in caso di pericolo imminente, compiendo quindi il contrario di un atto di terrorismo.
In sintesi, oltre a sconsigliare la disattivazione di IT Alert, è bene sottolineare che si tratta di un servizio pre integrato negli smartphone, di conseguenza è sconsigliabile anche cercarlo negli app-store dove si finirebbe per scaricare una app fake con tutti i naturali rischi che questo comporterebbe.