Il furto era avvenuto il 7 giugno ma la titolare se ne è accorta solo giorni dopo
Hanno agito con estrema abilità, probabilmente esperte di furti con destrezza, portando a termine il colpo ad un noto esercizio di Cecina. Il furto è avvenuto il pomeriggio del 7 giugno scorso ma i titolari della gioielleria se ne sono accorti solo qualche giorno dopo e hanno presentato querela.
Due donne erano entrate nella gioielleria chiedendo di vedere alcune collane che la titolare mostrava loro lasciando per pochi minuti nella loro disponibilità il rotolo espositore.
Le due poi si allontanavano ma nel frattempo, distratta dall’arrivo di un altro cliente, la titolare si era allontanata dal bancone, lasciando il rotolo incustodito. Solo qualche giorno dopo l’evento, trovandosi a dover prelevare il medesimo rotolo, la titolare si è accorta dell’ammanco: conteneva catenine in oro per un peso di circa 120 grammi, del valore di circa 30 mila euro.
Il titolare si è rivolto alla locale Stazione Carabinieri e a fornire la descrizione delle presunte ladre.
I carabinieri, attraverso una immediata e capillare attività info-investigativa, hanno monitorato tutti i furti perpetrati con lo stesso “modus operandi” e visionato tutte le immagini: hanno così appurato che due donne, a bordo di una utilitaria, la mattina stessa avevano portato a segno analogo furto presso una gioielleria di La Spezia.
Hanno pertanto ricollegato l’auto loro in uso appurando che fosse la stessa e così facendo ricostruito tutta la dinamica precedente alla commissione del reato nonché successiva, sino al loro allontanamento con la refurtiva.
Le indagini sono state anche contraddistinte da un’ottima osmosi investigativa con le forze dell’ordine liguri interessate dall’altro episodio.
Al termine le due ladre sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria, una di 54 anni la seconda campana di 50 anni ed entrambe gravate da una ricca storia di segnalazioni per analoghi furti commessi nelle gioiellerie in tutto il territorio nazionale.
Per questa vicenda dovranno rispondere, in concorso, del reato di furto con destrezza aggravato dalla pubblica fede.
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO